Autore ispirato ed ironico, Carlo Ottaviano Casana segna un’altra importante tappa del suo percorso attorno alla fotografia della Natura Morta con “Vite arrugginite”, una collezione che raccoglie una ventina di opere.
Com’è chiaro dal titolo, come nel suo precedente lavoro e ancor di più in questo ultimo, Casana si lascia ispirare dal fascino di oggetti e ingranaggi arrugginiti per creare degli still life nuovi, plasmando paesaggi surreali, raccontandoci storie senza età, tra il paleolitico e il futurismo. Attrezzi agricoli e meccanici di ogni genere, contendono a fagiani e ostriche, tulipani e iris, melograni e cedri il soffice e incantato mondo della natura morta. Composizioni metafisiche con falce e martello, piede di porco e cava chiodi, con zanche e mazzuolo mattoni e catene ed altri ancora, tutti oggetti contadini, felici di contribuire – sebbene in un ritardo storico impressionante – a mettere in scena le ennesime nature morte – ma rivoluzionarie – della storia fotografica.“…con la coda dell’occhio notai in fondo alla grande stanza a tre volte, sopra una delle mangiatoie, una catena da bicicletta rotta appesa ad un chiodo, andai a prenderla… Non so perché ma la trovai bellissima…e decisi che l’avrei fotografata. La portai così nell’altra stalla, quella che uso per fotografare, preparai il set, e iniziai a ritrarla. Pensai poi che avesse bisogno di una o più spalle con cui condividere il peso della scena. Tornai così nella stalla-rimessa per cercare altri oggetti capaci di dividere con lei la ribalta….”
Vite Arrugginite | Carlo Ottaviano Casana
dal 26 Ottobre 2017 fino al 14 Novembre 2017
Spazio Farini 6
Via Farini 6, 20154 – Milano