Ex operaie, operai e impiegati che lavoravano in fabbrica, ma anche i professionisti delle industrie culturali e creative che caratterizzano la nuova vita degli spazi di via Bergognone. Ci sono proprio tutti nelle gigantografie affisse a Base, storico stabilimento di produzione industriale e nuovo fulcro delle industrie creative in trasformazione a Milano. Qui infatti, dal 14 novembre, il cantiere dell’ex Ansaldo (che vedrà il progetto Base raddoppiare fino a 12.000 mq nel 2018) diventa la scena di una gigantesca opera d’arte collettiva: si tratta di Inside Out, il progetto di arte partecipativa più vasto al mondo promosso dall’artivista e streetartist francese JR.
Lanciato nel 2011 alla TED Conference a Long Beach, in California, durante tutto questo tempo Inside Out ha fatto molta strada: con più di 260.000 partecipanti in 129 Paesi in tutto il mondo, il progetto ha viaggiato dall’Ecuador al Nepal, dal Messico alla Palestina fino all’Italia e ha visto attivi gruppi di azione locale su temi come la diversità, la violenza di genere e i cambiamenti climatici. Il concept, tuttavia, non è mai cambiato: ispirato ai grandi paste up che caratterizzano l’operato di JR, Inside Out si configura come una grande mostra a cielo aperto di gigantografie che ritraggono volti e raccontano storie dense di significato delle comunità locali.
Non è un caso, dunque, che a Base saranno circa 150 le gigantografie che andranno a invadere il cantiere in divenire e i muri esterni dell’edificio: le opere, tratte dalle foto scattate dalla giovane fotografa Chiara Conti (residente in Base nell’estate 2017), ritraggono proprio i volti di chi, tra passato e presente, ha vissuto quei luoghi. Rigorosamente in bianco e nero e con uno speciale sfondo a pois, hanno così posato davanti all’obiettivo tanto gli operai che all’Ansaldo costruivano treni, tram, motori e meccanica pesante quanto gli operatori che oggi a Base producono manufatti culturali, immagini, suoni, eventi, contenuti, parole e concetti.
Il risultato finale è quello di una grande installazione che vuole raccontare il processo di rigenerazione urbana e delle persone che ci sono dietro, senza tuttavia dimenticare la memoria industriale di questo polo. “Molti uomini e donne cresciuti nella Milano manifatturiera del passato – spiegano gli organizzatori – sono lontani dalle nuove industrie dematerializzate del terziario avanzato, del design, delle imprese culturali e creative, dalla Milano degli showroom, dei freelance e delle nuove forme di lavoro e di manifattura. Allo stesso tempo, le nuove generazioni spesso non hanno avuto la possibilità di conoscere il valore del passato manifatturiero di Milano e il patrimonio diffuso di knowhow accumulato sotto forma di cultura diffusa del fabbricare, montare, costruire oggetti e macchine. Con questo progetto vogliamo facilitare il dialogo tra generazioni, invitare i milanesi ad abbracciare il cambiamento e le trasformazioni produttive della città, richiamare la collettività a sostenere il nostro progetto e a partecipare in prima persona”.
Per tutte le informazioni: http://base.milano.it/inside-out/
Informazioni utili
VISITE PER IL PUBBLICO
Da mercoledì 15 a domenica 19 novembre dalle 19 alle 20 (3 gruppi da 30 persone: 19.00; 19.20; 19;40)
Si entra in cantiere aperto, al buio, con caschetto e torce.
Solo su prenotazione su Eventbrite: https://base-inside-out.eventbrite.it Fino a esaurimento posti.
Evento FB: https://www.facebook.com/events/142002556526983/
Sito: http://base.milano.it/events/arte-in-cantiere-inaugurazione-insideout-di-jr/