La performer cubana Tania Bruguera si è aggiudicata la realizzazione del progetto 2018 per la Turbine Hall alla Tate Modern di Londra. L’ex centrale elettrica ospita infatti cicli di progetti espositivi sit-specific, con alle spalle uno sponsor. Fino al 2025 sarà la casa automobilistica Hyundai a finanziare i progetti ideati dagli artisti appositamente per l’hangar.
Il progetto della Bruguera aprirà a ottobre 2018. Non sono ancora stati rivelati i dettagli, ma probabilmente il lavoro avrà una forte componente politica, come spesso è stato per l’artista cubana. In uno dei suoi primi lavori, The Burden of Guilt, si presentava nuda con una carcassa di agnello senza testa appesa al collo e mangiava terra. Questa performance era ispirata alle storie degli indigeni cubani che si erano uccisi mangiando la terra per evitare la cattura degli spagnoli. Nel 2016 la Bruguera aveva esposto alla Tate Modern “Tatlin’s Whisper #5”: due poliziotti a cavallo si aggiravano per le sale del museo dando indicazioni ai visitatori su dove dovevano spostarsi. Lo stupore per questa azione decontestualizzata era molto forte. La performance era già stata presentata alla Tate nel 2008. Questa era infatti la “numero 5”.
Quello della Bruguera sarà la quarta installazione per la Hyundai Commission. Segue al lavoro del collettivo SUPERFLEX nel 2017, Philippe Parreno nel 2016 e Abraham Cruzvillegas nel 2015. Tra i precedenti progetti più apprezzati alla Turbine Hall quello di Olafur Eliasson, che nel 2003 aveva installato il suo Weather Project, che invitava i visitatori a sdraiarsi supini e crogiolarsi in una nebbia profumata e nei raggi di un sole artificiale. Quello di Ai Weiwei, che aveva riempito lo spazio di semi di girasole in ceramica e quello di Carsten Höller, che aveva a installato degli scivoli.
Tania Bruguera per la Turbine Hall
2 ottobre 2018 – 24 febbraio 2019