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Phillips lancia la sua asta più importante di sempre a Londra

markbradford-phillips Mark Bradford (b. 1961), Helter Skelter I, 2007. Estimate: £6 - 8 million. Image courtesy Phillips.
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Rudolf Stingel, Untitled, 2007 -Rudolf Stingel, Untitled, 2007 – Phillips 20th Century & Contemporary Art Evening Sale

Phillips lancia la sua asta più importante di sempre: l’aspettativa è di £51 milioni. Con opere di Picasso, Bradford e Stingel mira a raggiungere cifre record

Phillips punta al suo grande lancio sul mercato con l’asta di 20th Century & Contemporary Art che si terrà in due sessioni, la Evening Sale  l’8 marzo (lo stesso giorno della day sale di Sotheby’s e in coda a quelle di Christie’s prima)  e la day sale il 9 marzo. 51 milioni di sterline è la stima totale prevista per quella che gli esperti della maison definisco la vendita più importante da sempre per la casa d’asta londinese che mira così a collocarsi definitivamente sul mercato a un livello sempre più prossimo ai suoi grandi competitor, Christie’s e Sotheby’s.

Fra gli highlight, la La Dormeuse (1932) di Pablo Picasso, un ritratto di grandi dimensioni della sua musa Marie-Thérèse Walter, con una stima di £12-18 milioni. Realizzata nell’ annus memorabili di Picasso, il 1932,  ed è stato il focus della prima personale dedicata all’artista dalla Tate Modern.

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Pablo Picasso, La Dormeuse, Phillips 20th Century & Contemporary Art Evening Sale

La Dormeuse si pone poi in perfetto dialogo con un’altra opera fra gli highlights della serata, il Nu allongé I (Aurore) di Henri Matisse realizzato nel 1907 e stimato £5,000,000 – 7,000,000. Ben noto infatti è il rapporto di ammirazione/concorrenza continua fra i due artisti, che hanno continuato ad affrontare temi e soluzioni formali simili in risposta l’uno all’altro. Evidente è infatti nell’opera di Picasso uno sviluppo della figura serpentinata, della curva sinuosa ma anche per questo più espressiva, sviluppata già, sia in pittura che soprattutto nelle opere scultoree di Matisse. Il bronzo in arrivo in asta è estremamente raro e pressoché inedito in quanto è stato per anni  in una collezione privata francese e non veniva esposto al pubblico dal lontano 1915, quando fu in mostra alla Montrose Gallery di NY.

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HENRI MATISSE, Nu Allongée I (Aurore) , 1907 -20th Century & Contemporary Art Evening Sale

Altri lavori da segnalare più o meno di quegli anni, attorno alla prima metà del 1900, sono sicuramente le due opere di Max Ernst presentate all’asta sempre nell’evening sale dell’8: Colombe bianche (1925) stimata £350,000 – 500,00 e Le Surréalisme et la peinture (1942) stimato £350,000 – 450,000, entrambe opere decisive per l’adesione dell’artista alla poetica del movimento surrealista.

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MAX ERNEST, Le Surrealism et la peinture , 1942- Phillips 20th Century & Contemporary Art Evening Sale

Non mancano però anche altri nomi capostipiti dell’arte moderna come Jean Dubuffet (presente con uno dei suoi  busti Profil Genre Aztèque, 1945, con una stima sopra il milione di £1,200,000 – 1,800,000 ), Henry Moore, Marcel Duchamp, Lucian Freud (con Small Naked Portrait, 2005,  stima £400,000 -600,000)

Per quanto riguarda invece lo scenario più contemporaneo, i lotti da record portano il nome di artisti come Anselm Kiefer (con Die Meistersinger, 1981-1982, stima £1,500,000 – 2,000,00), Silgmar Polke (Untitled, 1989, stimato £800,00-1,200,000) e  George Baselitz (artista che sta vedendo ampi interesse a livello internazionale – si veda ora la mostra alla Fondazione Beyeler -, e presente in asta con un’opera dalla sua celebre serie degli Idols del 1963/64, stimata £1,500,000-2,000,000).

Per uno spirito più “pop” invece vanno menzionati l’0pera su carta di Jean-Michel Basquiat dell’83 stimato£ 1,000,000- 1,500,000) e le 2 Diamond Dust shoes, rispettivamente  in rosa e in verde, di Andy Warhol opere glitterate monumentali, con un motivo realizzato originariamente come campagna pubblicitaria,  e qui  stimate entrambe rispettivamente £1,400,000- 1,800,000.

Ma il vero highlight della serata si prospetta l’enorme lavoro di Mark Bradford, Helter Skelter I, (2007) proveniente dalla collezione di John McEnroe e stimato £6,000,000 – 8,000,000. L’opera è una delle più ampie mai realizzate dall’artista  (365.8 x 1036.3 cm) e mira per questo al nuovo record mondiale di Bradford, del resto sancito fin dal primo dalla stessa casa d’asta Phillips. La vendita dell’opera è stata garantita da parte terza e molto probabilmente raddoppierà il record attuale di $5.8 milioni. Basteranno solo pochi bid sopra il prezzo garantito per rendere Mark Bradford uno dei più costosi artisti americani viventi,  alla pari di Brice Marden e Frank Stella, oltre che uno degli artisti di colore viventi più costosi.

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Mark Bradford (b. 1961), Helter Skelter I, 2007. Estimate: £6 – 8 million. Image courtesy Phillips.

Menzione a sé merita il lavoro di Rudolf Stingel, Untitled, 1907 che guida la parte del contemporaneo dell’asta come lotto più importante. Con una stima di £4,000,000-6,000,000 , si tratta di uno dei 12 pannelli di queste dimensioni in rame o placcati nickel e oro. Appartiene al periodo in cui Stingel si dedicava alla ricerca sull’estetica dei graffiti ed è stato creato in occasione della sua iconica installazione al Contemporary Art Museum di Chicago e al Whitney Museum di New York nel 2007.  Il pubblico era invitato a lasciare la propria traccia su questi pannelli allestiti all’esterno del museo.

A rendere così piena di aspettative l’asta e al contempo di grande qualità la selezione, il fatto che Phillips sia riuscita questa volta a ottenere in consegna delle collezioni importanti: la Collezione di Betty e Stanley Sheinbaum con la sua  selezione di capolavori di opere moderne, la Collezione di Blake Byrne, Los Angeles e la Triton Collection Foundation.

Alla prima appartiene per esempio l’opera pressoché inedita di  uno dei grandi artisti italiani del Novecento  ovvero Marino Marini, presente con un Piccolo Cavaliere del 1949, stimato £400,000 – 600,000 proveniente dalla prestigiosa collezione americana Betty e Stanley Sheinbaum in cui entrò nel 1958, e in cui rimase fino ad oggi.

Dalla Blake Byrne Collection proviene invece un iconico lavoro  di Marlene Dumas,The Piligrim (2006), stimato £1,500,000-2,000,000. Venne presentato per la prima volta nel 2006 nella mostra Man Kind alla Galerie Paul Adriesse di Amsterdam, per poi essere presente in tutte le acclamate retrospettive dell’artista, tenutesi ormai in tutto il mondo. The Piligrim ha viaggiato così da Los Angeles, a NY, alla Menil Collection di Houston (2008/2009), oltre ad essere incluso nelle importanti mostre a Monaco Tronies-Marlene DumasOld Masters al Haus der Kunst (2011-2011).

Un’asta dunque di grandi aspettative e possibili grandi risultati, che riflettono le grandi aspirazioni della casa londinese decisa a gareggiare il più possibile a livello con le altre due case d’asta leader del settore.

Dina Amin, Senior Director e Capo del dipartimento 20th Century &Contemporary art, ha affermato: «Il nostro team globale ha lavorato per mettere insieme un’asta che fosse l’offerta più impressionante di arte del Ventesimo Secolo e dell’Arte Contemporanea vista finora da Phillips a Londra. La vendita inizia con una scultura storica di Matisse, Nu allongé I (Aurore), eseguita nel 1907-08, e prosegue con uno splendido lavoro del 2012 di Rudolf Stingel. Siamo particolarmente entusiasti di mettere all’asta Helter Skelter I di Mark Bradford, dalla collezione di John McEnroe. Altre collezioni private a cui Phillips è stata affidata questa stagione includono una selezione di opere moderne della Collezione di Betty e Stanley Sheinbaum, la Collezione di Blake Byrne, Los Angeles e la Triton Collection Foundation.

L’appuntamento è dunque per l’8 marzo alle 19:00 ora locale per l’ Evening Sale e i primi 50 lotti, seguita il giorno dopo dalla Day Sale e altri 181 lotti.

Info:  www.phillips.com

 

 

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