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I raffinati scatti di un indagatore dell’animo umano. Frank Horvat a Torino

Frank Horvat, Cappello di Givenchy (1958) Frank Horvat, Cappello di Givenchy (1958)
Frank Horvat, Parigi, Scarpe e Tour Eiffel (1974)
Frank Horvat, Parigi, Scarpe e Tour Eiffel (1974)

Le opere di Frank Horvat ripercorrono la carriera del grande fotografo dal 28 febbraio al 20 maggio, ai Musei Reali di Torino

Una grande antologica di Frank Horvat a Torino. Settant’anni di scatti e impressioni, a testimonianza di un’attività vasta e trasversale. Horvat è stato in grado di segnare non solo la storia della fotografia, ma anche di influenzarne il linguaggio e di stringere un legame con la storia dell’arte europea.

Frank Horvat nasce nel 1928 a Opatjia (Abbazia, allora città italiana, oggi Croazia) e attualmente vive in Francia. Divenuto famoso per le sue fotografie di moda, pubblicate sulle maggiori testate fin dal 1950, innovò il linguaggio del genere ritraendo le modelle per strada, senza trucco, spesso perse nella loro quotidianità.

Frank Horvat, Parigi, Monique Dutto all'uscita della metro (1959)
Frank Horvat, Parigi, Monique Dutto all’uscita della metro (1959)

Il suo sguardo libero ha indagato i rapporti tra fotografia e arte, interessandosi a pittura e scultura. Fu anche reporter in grado di immortalare mondi lontani e artista brillante nel mettere in dialogo l’uomo con la natura. Fine indagatore dell’animo umano e sperimentatore di virtuosismi digitali.

La mostra, curata dallo stesso Horvat, narra attraverso 210 immagine questo variegato e complesso percorso. Quindici chiavi di lettura proveranno a fare ordine nella produzione di un artista incasellabile e a orientare il visitatore lungo l’esposizione. Luce, Condizione umana, Tempo sospeso, Voyeur, Da occhio a occhio, Metafore, Fa pensare a…, Vere somiglianze, Uno, Due, Molti, La vera donna, Fuori luogo, Cose, Foto fesse, Autoritratti.

“L’eclettismo – dice Horvat – non è sempre stato un vantaggio per me: alcuni hanno messo in dubbio la sincerità del mio impegno, altri hanno trovato che le mie foto erano poco ‘riconoscibili’, come se, dicevano, fossero state fatte da autori diversi. Questo mi ha spinto a ripercorrere la mia opera per cercarvi un denominatore comune. Ne ho trovati quindici e non solo uno, quindici in tutto il mio percorso e li ho chiamati ‘chiavi’”.

Frank Horvat, Derbyshire UK, vecchia quercia (1977)
Frank Horvat, Derbyshire UK, vecchia quercia (1977)

Ad impreziosire l’esperienza, Horvat ha messo a disposizione 31 opere della sua collezione personale. Le opere, raccolte durante la sua decennale carriera, testimoniano la continua ricerca di un fotografo che non ha mai considerato chiuso il suo iter professionale. Senza mai rinunciare al dialogo, Horvat ha collezionato gli scatti di fotografi giudicati da lui ottime occasioni di confronto e definiti come “ottime domande” o “coraggiosi tentativi di risposta”. Fra i fotografi documentati nella sua collezione spiccano i nomi di Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau, Mario Giacomelli, Helmut Newton e Sebastiao Salgado.

Informazioni utili

Biglietti:

Frank Horvat. Storia di un fotografo: € 12, ridotto € 6

Frank Horvat. Storia di un fotografo + biglietto Musei Reali: € 20, ridotto € 10

I biglietti per la mostra sono acquistabili direttamente presso le Sale Chiablese, mentre presso la biglietteria di Palazzo Reale si può acquistare la formula che dà accesso alla mostra e ai Musei Reali.

Orari:

Lunedì: 14-19

Martedì – domenica: 10-19

ultimo ingresso alle 18

Frank Horvat, Cappello di Givenchy (1958)
Frank Horvat, Cappello di Givenchy (1958)
Frank Horvat, Londra, Autoritratto al Brick Lane Market (1955)
Frank Horvat, Londra, Autoritratto al Brick Lane Market (1955)

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