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Sotheby’s chiude il 2017 con $5.5 miliardi. Le Private Sales crescono del 28%

de-kooning-untitled-2 Willem de Kooning, Untitled,1977, to be sold at a private selling exhibition from March 29 to April 3 at Sotheby's in Hong Kong. ILLUSTRATION: COURTESY OF SOTHEBY'S

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Sotheby’s ha da poco rilasciato i propri risultati dell’ultimo e decisivo trimestre dell’anno: chiude il 2017 con $5.5 miliardi, un risultato decisamente positivo, sopra le aspettative, con una crescita del 12% rispetto al 2016. Il CEO Tad Smith si dichiara soddisfatto del risultato “Abbiamo avuto davvero un buon 2017. E stiamo già lavorando per avere un 2018 anche migliore”. E pare proprio che il record  del Picasso aggiudicato a $69 milioni a Londra il 28 febbraio scorso, si ponga da ottimo auspicio per il nuovo anno della casa d’asta.

Ciò che emerge però maggiormente è l’ingente crescita delle Private Sales, aumentate del + 28% nel 2017,  per un totale di $745 milioni. La gran parte di queste sarebbero state realizzate fuori dagli Stati Uniti, principalmente in Asia a Hong Kong 68%, ma ancora di più sono quelle a Londra (71%).

Tutto ciò rientra perfettamente nella strategia di diversificazione adottata da Sotheby’s, che mira sempre più a  presentarsi come una società “full-art service“, che possa offrire cioè varie tipologie di servizi ai propri clienti, a differenza di Christie’s che pare esser rimasta strettamente focalizzata su un’offerta di più alto valore possibile, come propria priorità.

Come ha dichiarato il CEO Ted Smith ad Artsy: “La  strategia di Sotheby’s ora non è quella di essere il più grande attore sul mercato, né quella di essere quella a più buon mercato, ma quello di essere “la scelta migliore” per quei clienti che guardano all’eccellenza del servizio offerto, ma soprattutto alle performance finanziarie e ci affidano queste transazioni più volte“.

L’attenzione rivolta al segmento delle private sales è confermata dal fatto che Sotheby’s abbia costituito, a differenza di Christie’s, già un dipartimento appositamente dedicato ad esse, oltre a tutta la serie di acquisizioni effettuate nell’ultimo periodo di una serie di società che offrono servizi art-related. Fra queste la più importante è stata sicuramente quella di AAP, Art Agency Partner, la società di advisory fondata da Amy Cappellazzo (ex Christie’s) e Allan Schwartzman, che avrebbe già portato numerosi risultati, conseguiti più rapidamente di quanto prospettato ($85 milioni nel solo 2016), e portando ad esempio clienti che vogliono creare musei privati e fondazioni. Anche la collaborazione recentemente annunciata fra Sotheby’s, la Pace Gallery e l’estate di Vito Acconci, per esempio, sarebbe frutto di questa acquisizione e dello sviluppo di questi altri segmenti d’interesse e servizi.

David Schrader, a capo delle Private Sales per il Nord America, spiega “Stiamo cercando di guardare alle collezioni dei clienti con uno sguardo più ampio, e a come possiamo aiutarli in diversi modi.  Un collezionista con una dozzina di opere potrebbe desiderare di venderne alcune, per esempio, per rinnovare la sua collezione o comprare un singolo lavoro più importante e costoso. Alcune potrebbero essere adatte ad esser vendute all’asta, altre magari per una vendita privata. Avere a disposizione entrambe le opzioni di servizio ci aiuta ad essere una società che può pensare a cosa sia il meglio per i nostri clienti. A volte è l’asta che può portare al prezzo migliore, in altri casi richiede tempi lunghi che possono non avere senso, e quindi potrebbe esser meglio agire in privato”

Per questo Sotheby’s sta ora focalizzandosi anche su esposizioni speciali per le private sales. Ad esempio si terrà ad Hong Kong dal prossimo 29 marzo al 3 aprile la prima “private selling exhibition che presenterà artisti dell’arte moderna e contemporanea occidentale, con artisti “blue chip” come  Pablo Picasso, Marc Chagall e Salvador Dalí. Fra e opere esposte anche un notevole lavoro di Willem de Kooning  del 1977.

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Willem de Kooning, Untitled,1977, to be sold at a private selling exhibition from March 29 to April 3 at Sotheby’s in Hong Kong. ILLUSTRATION: COURTESY OF SOTHEBY’S

Anche durante le prossime aste importanti verranno organizzate delle esposizioni per la vendita “a porte chiuse, non tanto per raddoppiare o sostituire quanto accade nell’asta pubblica, ma per accontentare un certo tipo di collezionisti che, come afferma Schrader “vogliono entrare a farsi un giro nell’edificio e uscire con qualcosa”. La segretezza e il rischio minore sembrano essere le motivazioni principali che portano a preferire l’acquisto in privato, ma i prezzi non sono certo diversi delle aste pubbliche: le più recenti a novembre presentavano lavori fra i $20.000 e i $30 milioni. “Cerchiamo di avere un po’ di tutto. Non tutti sono compratori da evening-sale o day-sale”. 

www.sothebys.com

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