Rapide interviste alla fiera MIA Photo Fair in corso a Milano. Galleristi, fotografi, addetti raccontano la propria esperienza della rassegna, le impressioni generali sul mercato della fotografia ed i propri progetti futuri
Aste Bolaffi, Torino
>> Francesca Benfante, esperta di arte del Novecento
LA PROPOSTA IN FIERA: “Essendo una casa d’aste e non una galleria abbiamo una proposta leggermente diversa dalle gallerie, non proponiamo artisti emergenti ma trattiamo autori già fortemente storicizzati sul mercato. Quest’anno, con il supporto scientifico di Camera – Centro Italiano per la Fotografia, proponiamo una selezione di 24 foto su Marilyn Monroe, icona fotografica, cinematografica e artistica, rappresentata sia in scene della sua vita quotidiana sia in scene tratte da film. Di particolare importanza una foto di Bert Stern del 62-63 che appartiene all’ultima sessione fotografica che Marilyn fece prima del tragico decesso”.
MERCATO DELLA FOTOGRAFIA E ASPETTATIVE: “Come casa d’aste siamo una delle poche in Italia che hanno anche un dipartimento specializzato in fotografia. Per noi quest’anno il MIA sarà fondamentale per creare nuovi contatti, incontrare persone che ci conoscano già o collezionisti che vogliano consegnare e vendere le loro fotografie”.
PROGETTI FUTURI: “A novembre abbiamo partecipato a Flashback a Torino e, in occasione della nostra asta di Arte Moderna, è possibile che torneremo di nuovo per l’edizione 2018”.
Kahmann Gallery, Amsterdam
>> Roy Kahmann, gallerista
LA PROPOSTA IN FIERA: “Abbiamo portato in fiera 4 artisti. Il primo è Bastiaan Woudt, che è qui a Milano con noi: è una delle promesse fotografiche per l’Olanda, al momento sta lavorando molto all’estero, Italia, USA. Un altro degli artisti, Pieter Henket, sempre olandese, vive a NY e ha scattato le fotografie esposte -due bellissimi e profondi ritratti monocromi- in Argentina, dove è molto amato per questa serie. L’ultimo artista è un fotografo di moda che ha lavorato molto in Italia, Koto Bolofo, ha lavorato per più di 25 anni con Vogue e questa è la sua prima esposizione in una fiera italiana”.
MERCATO DELLA FOTOGRAFIA E ASPETTATIVE: “In realtà più che aspettative, abbiamo grandi speranze (ride). Questa è la nostra seconda volta al MIA, amiamo Milano, l’Italia e gli italiani… ora non ci resta che cercare dei collezionisti. Penso che, rispetto all’Italia, il mercato della fotografia in Olanda sia leggermente più avanti coi tempi, abbiamo aperto la nostra galleria nel 2014 e da quel momento siamo cresciuti molto rapidamente. Stiamo cercando di farci conoscere il più possibile in altri paesi europei ed ovviamente l’Italia è uno di questi, anche se manca ancora una certa “educazione” che porti la fotografia ad essere considerata come una forma d’arte legittimata. Io ho comprato la mia prima fotografia da collezione a NY nel 1991, a quei tempi gli USA erano sicuramente davanti a tutti di almeno 30 anni”.
PROGETTI FUTURI: “Saremo presto a Basilea, Stoccolma, Parigi per Paris Photo e ovviamente anche nella nostra Amsterdam; siamo sempre focalizzati sull’allargare il nostro panorama per far conoscere i nostri artisti”.
Suite 59 Gallery, Amsterdam
>> Mart Engelen, gallerista
LA PROPOSTA IN FIERA: “L’idea dietro alla nostra proposta è quella di far conoscere ai giovani e alle nuove generazioni i grandi maestri della fotografia in bianco e nero. C’è una storia dietro all’arte e se non la si conosce non si può andare avanti in nessun modo, senza l’ispirazione, l’amore e la passione per quello che è venuto prima. Questo è il nostro scopo che si concretizza nelle bellissime fotografie dei grandi maestri dell’arte, abbiamo Picasso, uno dei nostri punti di forza, e per la prima volta quest’anno due ritratti, uno di Francis Bacon e uno di Alberto Giacometti, rispettivamente nei loro studi di Londra e Parigi. Tutto è connesso, ogni foto è una storia e questo è quello che davvero ci piace, amiamo davvero tanto mostrare al nostro pubblico e ai collezionisti le foto di questi masters, insieme anche a quelle di personaggi iconici (Morgan Freeman) e celebrità”.
MERCATO DELLA FOTOGRAFIA E ASPETTATIVE: “Le fiere sono sicuramente fondamentali per la fotografia, concentrano tutto il pubblico interessato in un solo luogo e ci permettono di raggiungere un grande pubblico. Siamo sempre stati presenti a MIA, è il nostro quarto anno, troviamo collezionisti interessati e questo è il motivo per cui siamo sempre ritornati”.
PROGETTI FUTURI: “Mi piacerebbe tornare in Italia per una fiera, ma non c’è ancora niente di sicuro. Una fiera italiana che mi ha sorpreso molto è Artissima che si sta internazionalizzando molto, per cui mi piacerebbe partecipare; poi basta Italia, due fiere in uno stesso paese per quest’anno sarebbero abbastanza, l’Europa è grande e c’è tanta scelta”.