Fulvio Roiter si presenta alla Casa dei Tre Oci per la sua prima retrospettiva. A Venezia fino al 26 agosto le fotografie dell’artista scomparso nel 2016.
La mostra ripercorre la carriera di Fulvio Roiter, fotografo che più di tutti ha legato la sua immagine a quella di Venezia. Dai primi approcci, anche casuali, con la fotografia alla piena maturità della stagione neorealista.
Fulvio Roiter (Meolo, 1 novembre 1926 – Venezia, 18 aprile 2016) è stato uno dei più importanti fotografi italiani. Esperto di fotografia in bianco e nero, usò anche il colore nei reportage di viaggi, una personale tecnica che esaltava luoghi e particolari inediti della scena. Salì alla ribalta internazionale per gli scatti sulla sua Venezia da cui trasse il libro “Essere Venezia” del 1978.
200 immagini raccontano il percorso di Roiter lungo Venezia e la laguna, ma anche i viaggi a New Orleans, Belgio, Portogallo, Andalusia e Brasile. Ne derivano 9 sezioni, ciascuna espressione di uno specifico periodo della vita e dello stile di Roiter: L’armonia del racconto; Tra stupore e meraviglia: l’Italia a colori; Venezia in bianco e nero: un autoritratto; L’altra Venezia; L’infinita bellezza; Oltre la realtà; Oltre i confini; Omaggio alla natura; L’uomo senza desideri.
L’esposizione, curata da Denis Curti, resa possibile grazie al prezioso contributo della moglie Lou Embo, si arricchisce di videoproiezioni, ingrandimenti spettacolari e una ventina di libri originali, ricchi di contributi critici dei tanti autori che hanno scritto sul suo lavoro, tra cui Alberto Moravia.
Era lo stesso Roiter a curare la stampa e l’impaginazione dei suoi libri fotografici. Vedeva in essi il contenitore e veicolo ideale per le sue opere, mezzo per amplificare la verità che con i suoi scatti riusciva misteriosamente ad intrappolare.
“Può una parola così piccola, foto, diventare così grande? Possono due sillabe riuscire a portarti in mondi lontani, in posti segreti, possono raccontarti una favola intima e silenziosa? Sì, possono. Le fotografie del Nonno, però, sembrano voler graffiare le pagine dei libri per poter uscire e diventare, se possibile, ancora più reali” (Jasmine Moro Roiter, Essere Roiter, 22.04.2016).
Le informazioni utili sul sito ufficiale de La Casa dei Tre Oci.