E’ passato un anno dalla decisione di annullare l’asta di arte contemporanea di giugno a Londra e Christie’s fa già marcia indietro.
Ci saranno due vendite, entrambe in calendario per il 28 giugno. Nel catalogo “Post-War to Present” saranno proposte opere di talenti emergenti insieme a pezzi più storici. La seconda asta presenterà 100 opere della collezione di Charles Saatchi, il 50% delle quali sarà venduto online.
Spiegando la decisione di Christie’s di ritirare le vendite a giugno dello scorso anno, Francis Outred (capo arte contemporanea e del dopoguerra di Christie’s Europa), ha affermato che il mercato dei capolavori è diminuito di fronte alle vendite di New York a maggio e Art Basel all’inizio di giugno e che la strategia di concentrare gli sforzi sulle aste di marzo e ottobre a Londra “ha dato i suoi frutti“, osservando che le ultime due stagioni “sono state le più grandi di sempre in Europa nell’arte del dopoguerra“.
La decisione di annullare l’asta nel 2017 era stata resa necessaria da un calendario fitto di eventi per i compratori di opere d’arte contemporanea. Il mese di giugno 2017 ha visto infatti una grande concentrazione di inaugurazioni e fiere che avrebbero potuto mettere a rischio il risultato delle aste londinesi: dalla Biennale di Venezia, a Documenta 14, fino ad Art Basel.
Ma dal momento che le competitor Sotheby’s e Phillips hanno deciso di mantenere le vendite di giugno, Christie’s ha pensato di “cercare un altro modo per presentarsi in quel periodo dell’anno”, ideando una sorta di nuovo format di vendita. La casa d’aste prevede anche di esportalo a New York a marzo e settembre. Secondo Outred il consenso che le aste guidate dalla stessa lista di opere blue-chip, solitamente garantite, sta diventando sempre più scarso.
Saranno proposti nomi noti insieme ad artisti meno famosi e i prezzi andranno da £ 2.000 a £ 700.000 per la Evening Sale mentre saranno più contenuto quelli della vendita di Saatchi, da £ 500 a £ 30.000.
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