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Non solo musa: uno spettacolo racconta Dora Maar, al Filodrammatici di Milano

Ginestra Paladino, Ritratto di Dora M. Ginestra Paladino, Ritratto di Dora M.
Ginestra Paladino, Ritratto di Dora M.
Ginestra Paladino, Ritratto di Dora M.

Ginestra Paladino interpreta Dora Maar. Al Teatro Filodrammatici di Milano l’attrice mette in scena il Ritratto di Dora M., spettacolo dedicato ad un’artista che si è persa tra le sue lacrime. Dal 12 al 17 febbraio.

Una donna si aggira intorno l’androne della propria casa. È sola, è nuda. Il pavimento è freddo ed ogni suo passo, anche se leggero, lancia un sottile riverbero lungo le finestre. 5 anni prima era una donna realizzata, ora è spezzata. Nella penombra si avvicina alla luce striata che filtra dalla persiana, lasciandosi segmentare in striscioline che immagina scomporsi e disperdersi. Se le finestre delle case rispecchiano lo stato d’animo di chi ci abita, quelle di Dora Maar di certo stanno piangendo.

“Le donne sono macchine costruite per soffrire” sembra aver detto Picasso. Sicuramente Dora Maar ha sofferto ed in effetti, a ben guardare, la sofferenza sembrava accompagnarla anche prima dell’intensa e tragica relazione con il pittore. Dora giocava a colpire con un coltello lo spazio tra le dita della sua mano appoggiate al tavolo ed era una grande fotografa, una grande artista, quando conobbe Picasso. La sua mano insanguinata è stata presagio di una amore viscerale, ma logorante.

Ginestra Paladino, Ritratto di Dora M.
Ginestra Paladino, Ritratto di Dora M.

Ma prima e dopo essere stata “la donna che piange” del genio cubista Dora è stata molto altro. Nello spettacolo Ritratto di Dora M. al Teatro Filodrammatici di Milano Ginestra Paladino mette in scena la sua storia, ne racconta la vita oltre Picasso, da respiro alla donna “sacrificata al minotauro”. Minotauro, simbolo dell’annichilente personalità di Pablo, che è presente in scena grazie alla maschera realizzata dall’artista Mimmo Paladino. Ammaliata da quel carattere dispotico, per lui ha rinunciato anche alla fotografia, in favore di mediocri risultati pittorici.

Dora Maar raggiante musa dei surrealisti, la donna che gioca coi coltelli, Dora Maar, la donna che piange nei ritratti di Picasso, annientata da un amore assoluto, Dora Maar la reclusa, la mistica piegata nel corpo dall’artrosi, ma sempre più raffinata nello spirito. Questa la sintesi degli snodi esistenziali della vita della fotografa, che come predetto da Picasso fu impregnata di sofferenza. Le crisi psicotiche iniziarono dopo la separazione dall’artista, avvenuta quando le sue attenzioni extraconiugali si rivolsero alla giovane Françoise Gilot, e culminarono con un ascetico allontanamento dal mondo durato 50 anni.

Ginestra Paladino, Ritratto di Dora M.
Ginestra Paladino, Ritratto di Dora M.

«Solo io so quello che lui è. È uno strumento di morte. Non è un uomo, è una malattia»

Dal 12 al 17 febbraio Ginestra Paladino vestirà i panni di una donna, di un’artista, consumata da uomo e dal suo amore per lui. Un confronto postumo con il minotauro prepotente che siamo certi, questa volta, almeno in scena, verrà vinto.

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