Una sensibilità sottile. Un’estetica essenziale. Una natura concettuale. Questi sono i lavori di Christian Fogarolli e Michele Spanghero esposti nella mostra Recent works nella sede veneziana della Galleria Alberta Pane. Dal 23 marzo al 20 aprile 2019.
La piena maturazione di un percorso artistico. Per entrambi la produzione degli ultimi anni rappresenta infatti l’arrivo di un percorso artistico decennale che li ha portati a inserirsi in modo consistente, maturo e puntuale nella scena artistica contemporanea non solo italiana. Attraverso un approccio trasversale alla ricerca con esiti raffinati, singolarmente frammentati e percettivamente stimolanti Christian Fogarolli e Michele Spanghero si applicano alla creazione artistica, connubio tra arte e discipline scientifiche per l’uno, tra suono e arte visiva per l’altro.
Christian Fogarolli indaga come arte, teorie e discipline scientifiche siano da sempre intrecciate e il modo in cui la scienza si sia inconsciamente servita del mezzo creativo per progredire. Le sue opere – installazioni ambientali, fotografie, sculture, video – racchiudono questa duplicità di tensioni. Mediante una metodologia di lavoro para-scientifica e una ricerca archivistica, l’artista combina l’uso di objets trouvés con raffinati materiali propri della contemporaneità, come lampade ultraviolette, acciaio, specchio, titanio. Le sue opere, dall’esito formale curato e preciso, sono poetiche e sensibili. Sondano silenziosamente i legami tra normalità e devianza e i rapporti tra specie diverse, categorizzate in patrimonio pubblico e privato. Gli ultimi lavori in mostra evidenziano come la percezione dell’immagine e dell’oggetto siano un tratto essenziale della poetica dell’artista.
La sostanza sonora, con le sue impercettibili variazioni, i suoi silenzi e le sue risonanze acustiche in spazio e materia, è elemento nodale della pratica di Michele Spanghero, i cui lavori combinano suono e arti visive a un’approfondita ricerca concettuale; il suo approccio alla creazione artistica è trasversale. Essenziale e rigorosa, l’estetica dei suoi lavori manifesta frammenti, elementi marginali di architetture e geometrie di luce che l’artista cattura alla ricerca di un nuovo sistema semantico, lontano cioè da sovrastrutture e informazioni precostituite. Nella sua pratica Michele Spanghero procede infatti per sottrazione: in risposta alla grande quantità di dati che ci circonda, l’artista si sente spinto a isolare e rielaborare la materia preesistente. Quest’indagine sonoro-visiva interessa la relazione tra spazio e percezione; fotografia, scultura e suono coinvolgono infatti silenziosamente lo spettatore e mirano ad alterare sottilmente le sue percezioni. Concettualità, essenzialità, percezione: attraverso queste l’esposizione mira a mettere in luce una visione organica della produzione degli ultimi anni dei due artisti per rivelarne tensioni e riflessioni che si celano dietro alla precisione della superficie formale.
Informazioni utili:
Recent works
23 marzo – 22 aprile 2019
Dorsoduro 2403/H, Calle dei Guardiani 30123 Venezia
Martedì – Sabato | 10.30 – 18.30
info@albertapane.com