La Milano Art Week 2019 è stata presentata questa mattina alla Galleria di Arte Moderna dal sindaco Giuseppe Sala e dall’assessore Filippo Del Corno e occuperà la prima settimana del mese, dal 1 al 7 di aprile.
Scorre rapido il calendario artistico di questo marzo milanese, tanto che un’inaugurazione dopo l’altra siamo giunti alle soglie della primavera. Dunque è il momento di pensare ad aprile e alla settimana centrale nel programma culturale del capoluogo lombardo.
Costruita intorno alla sempre più importante Miart (5-7 aprile), la fiera di arte moderna e contemporanea di Milano, la Milano Art Week 2019 coinvolge l’intera città in un fitto susseguirsi di inaugurazioni, mostre e performance. All’impegno delle istituzioni pubbliche si aggiunge il sostegno dei soggetti privati, tra cui spicca Banca Generali come main partner. Come principale promotore, Generali offre l’ingresso gratuito al Museo del Novecento durante la giornata di sabato 6 aprile e ha inoltre organizzato la mostra Hana to Yama, di Linda Fregni Nagler presso Palazzo Pusterla.
La creatività femminile, l’emergenza climatica, lo sviluppo tecnologico e l’espressione indentitaria individuale alcune delle tematiche di questa edizione, che si declineranno in un fitto programma di eventi. Un palinsesto profondo e attuale, volto a definire una volta di più la città di Milano come un polo vitale e dinamico.
Sono state numerose infatti le istituzioni che hanno risposto prontamente presenti. Il Museo del Novecento, per esempio, che alla mostra (già in corso) su Marinella Pirelli affianca Renata Boero. Kromo-Kronos. Spazio anche alla più diretta contemporaneità, con la Fondazione Stelline che ne L’ultima Cena dopo Leonardo invita alcuni artisti a rileggere oggi uno dei quadri più iconici di sempre; al Padiglione d’Arte Contemporanea (PAC) si esibirà l’artista e performer Anna Maria Maolino in O Amor Se faz revolicionàrio; l’Hangar Bicocca inaugurerà invece la mostra dedicata a Sheela Gowda.
Natura e cultura si incontrano e intrecciano al Mudec, con le opere del peruviano Jorge Eduardo Eielson; all’Acquario Civico, Teresa Maresca. Song of Myself; a Palazzo Reale, De-Coding. Alcantara nelle Sale degli Arazzi; alla Fondazione ICA Milano con le sculture di Hans Josephson. Fondazione Trussardi supporta invece un’istallazione site-specific dell’artista ghanese Ibrahim Mahama dal titolo A Friend, in Porta Venezia. Non può mancare Fondazione Prada, che con l’installazione multimediale di Lizzie Fitch e Ryan Trecartin si propone di indagare il concetto di “nuova” terra promessa. Da segnalare, infine, il dialogo di Anj Smith con i capolavori del Museo Poldi Pezzoli.
Si conferma inoltre l’Art Night, sabato 6 aprile, con l’apertura straordinaria di alcuni spazi no-profit della città.
Il calendario completo delle iniziative sul sito dell’evento.