La nona edizione di MIA Photo Fair entra nel vivo, la fotografia regna sovrana al The Mall all’ombra dei grattacieli di Porta Nuova a Milano. La parola ai galleristi per raccogliere impressioni e progetti per il futuro.
Fine-Art Images Gallery (Chieri, Torino)
La proposta in fiera: primo anno a MIA per la neonata galleria piemontese dedicata esclusivamente alla fotografia. Aperta a fine 2017 con l’obbiettivo di garantire agli artisti il supporto di specialisti del settore, Fine-Art Images è una galleria di fotografia gestita da fotografi, che mette al centro della propria attività professionalità e tradizione, di cui i due artisti scelti danno una chiara rappresentazione. Al bando il digitale a favore di fotografie ai sali d’argento, stampe al palladio e altre tecniche “antiche”. Nelle fotografie ai sali d’argento di Stefania Romano il tema del nudo è filtrato da una visione femminile, che allontana i soggetti da qualsiasi volgarità possibile. I paesaggi di Max Cardelli sono invece frutto di un procedimento rigorosamente fatto a mano, impressi su una sottilissima carta giapponese, che rende ogni stampa diversa dalla precedente.
Opinioni sul mercato della fotografia: frequentando l’ambiente si nota come le opere intramontabili restino quelle dei grandi fotografi umanisti (Henri Cartier-Bresson per citarne uno su tutti). Per fare un passo avanti bisognerebbe farne prima uno indietro, per guardare alla tradizione e ripartire da lì. Parola di fotografo.
Progetti futuri: dopo MIA la stagione fieristica continua alla volta di Barcellona e Parigi. Filo conduttore resta sempre la volontà di promuovere nuovi artisti all’insegna della qualità e della professionalità garantiti da un ambiente gestito in prima persona da fotografi.
MARCOROSSI artecontemporanea (Milano)
La proposta in fiera: focus sul norvegese Rune Guneriussen, a cui la galleria dedica l’intero stand. Scelta comprensibile e quasi “obbligata”, dal momento che il suo albero blu circondato da abat-jour è stato scelto come immagine iconica dell’edizione di quest’anno della fiera. Oltre alle composizioni di natura e lampade compaiono anche assemblaggi di libri, cellulari e sedie, tutti marchi di fabbrica di un artista sempre più apprezzato in Italia.
Opinioni sul mercato della fotografia: la poetica di Rune Guneriussen sta riscuotendo un discreto successo in Italia, indice di un mercato interessato e in crescita verso i suoi lavori e il medium fotografico in generale.
Progetti futuri: futuro all’insegna della continuazione della collaborazione con Rune Guneriussen, artista di cui la galleria è il punto di riferimento in Italia. Nessun’altra fiera di fotografia all’orizzonte per ora.
*Max Cardelli, Platinotype on Tosa Hakkinshi, 37 x 45 cm