Silenziosa serenità tra cielo e mare. Dal 7 aprile al 30 giugno 2019 il Museo d’Arte di Mendrisio ospita la mostra “La pittura come il mare” di Piero Guccione (1935-2018), la prima retrospettiva dedicata all’artista siciliano dopo la sua scomparsa, avvenuta lo scorso 6 ottobre. Gli spazi dell’antico convento svizzero, solito ormai ospitare esposizioni dedicate ai grandi maestri del 900, presenta un ampio numero di opere del pittore siciliano catapultando lo spettatore in una dimensione suggestiva dove l’azzurro del mare (con le sue sfumature), mischiato al sapore del silenzio e alla vastità che si crea dai suoi tocchi di pennello, funge da filo conduttore del percorso.
La mostra è un viaggio tra poli opposti, staticità e dinamismo che nascono dal mare. Guccione stesso dichiara di essere “attirato dall’immobilità del mare che, però, è sempre in movimento”. Ogni mattina lo guardava, il suo mare, cercando di coglierne variazioni, cambiamenti e nuove sensazioni per trovarci un’anima. Malinconia, solitudine, stupore e pace: ecco alcune delle sensazioni che nascono dall’osservazione diretta dei suoi oli su tela.
Suggestivo il confine tra mare e cielo, talvolta la sottilissima linea che li divide tende ad essere così fragile da confonderli e unirli magicamente assieme. Presenti tenui e delicate sfumature che vanno dal giallo al rosa fino ai toni più scuri per mettere in risalto le minute onde. In mostra quasi 60 pezzi.
La prima sala presenta un breve video dove si vede l’artista “all’opera” e due lunghe vetrate con testimonianze, lettere, cataloghi e segni tangibili della sua storia tra famiglia e noti amici da Renato Guttuso a Dino Buzzati, fino a Vittorio Sgarbi. Le altre sale, divise a seconda del periodo storico di riferimento, sono collocate lungo un corridoio, anch’esso presentante i mari di Guccione, che percorre il perimetro del primo piano del Museo d’arte di Mendrisio.
Alla costante ricerca del sublime con un occhio rivolto al presente, alla vita. Tra oli e pastelli il 1979 è una data che segna la svolta dell’artista, dopo una vita di successi e un periodo di fiorente attività artistica nella capitale decide di trasferirsi definitivamente nella sua terra natia. Il suo nuovo e permanente punto di osservazione sarà nell’altopiano modicano, a Quantarella, dove trascorrerà il resto della sua vita. La figlia, presente alla conferenza stampa della mostra e visibilmente commossa, crede nel potere e nel ruolo che l’esibizione svizzera ha poiché riesce a tenere vivo il ricordo del padre e, a distanza di pochissimo tempo dalla sua scomparsa, a far vibrare ancor di più i colori dei suoi mari che per sempre gli apparterranno.
Informazioni utili
“La pittura come il mare” – Piero Guccione
Dal 7 aprile al 30 giugno 2019
Museo d’arte di Mendrisio – Piazzetta dei Serviti 1
Orari: martedì- venerdì 10:00-12:00 14:00-17:00
sabato-domenica-festivi 10:00-18:00
Per tutte le altre informazioni consultare il sito ufficiale del Museo d’arte di Mendrisio