Blue my mind – Il segreto dei miei anni, un racconto di formazione in chiave fantasy sulla trasformazione e la ricerca della propria identità durante l’adolescenza
Blue my mind – Il segreto dei miei anni è il film d’esordio della regista svizzera Lisa Brühlmann, un racconto di formazione intimo e surreale che affronta in chiave fantasy la crescita, l’emancipazione e la trasformazione di un’adolescente.
Il film vede come protagonista la giovane attrice Luna Wedler – selezionata fra le migliori promesse del cinema dalla European Film Promotion – e racconta di Mia, una ragazza di quindici anni appena trasferitasi con la sua famiglia alle porte di Zurigo. Mentre la ragazza si lancia in una selvaggia adolescenza cercando di fronteggiarla, il suo corpo comincia a cambiare in modo radicale. Nella disperazione cerca di anestetizzarsi con sesso e droghe, ma nonostante i tentativi di arrestare il processo è presto costretta ad accettare il fatto che la natura è molto più potente di lei. La trasformazione prosegue inesorabile, facendo diventare Mia quell’essere che per anni si è assopito dentro di lei… e che ora sta prendendo il sopravvento.«Ho voluto realizzare un film sulla crescita, sulla ricerca della propria identità, sull’emancipazione femminile – ha spiegato la regista Brühlmann – Questo lavoro si focalizza sul sentimento di sentirsi imprigionata. Imprigionata in un mondo pieno di regole da rispettare, un mondo a cui adeguarti e adattarti soprattutto quando si è giovani. Per me la sirena è il simbolo del desiderio di libertà, di quel potere femminile primordiale e di un mondo senza confini. Ho cercato di dare delle risposte a quelle domande su come ci si sente quando il proprio corpo inizia a seguire delle leggi diverse, inizia a cambiare e non c’è via di ritorno, quando ci si sente impotenti mentre la situazione scivola via a poco a poco. In questo modo sarà forse possibile alle persone provare nuovamente che cosa vuol dire crescere».
Comune nelle mitologie di tutto il mondo il corpo (poi, spesso, diventate fiabe) metamorfico è simbolo di una natura nascosta e potente che si cela nell’individuo, un archetipo presente nell’inconscio collettivo e che parla di identità.
Lisa Brühlmann prendendo spunto da uno di questi miti, ma al contempo distanziandosene, ha voluto realizzare un film sull’emancipazione femminile. Blue my mind si concentra sul sentimento del sentirsi imprigionati. La protagonista, come ogni adolescente, è imprigionata in un mondo ricco di regole da rispettare, un mondo a cui deve adeguarsi e adattarsi senza però riuscire a sentirsi parte di esso. L’aspetto mitologico diventa così espressione di un’urgenza di libertà e liberazione, di appartenenza.
Blue my mind è, allo stesso tempo, un film sulla crescita e sulla ricerca della propria identità, una pellicola impregnata da un’atmosfera sensuale e ricca di poesia.