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L’Annunciazione di Robert Campin ospite d’eccezione al Museo di San Marco: voce alla direttrice Marilena Tamassia

Robert Campin, L'Annunciazione (dettaglio)

Il Museo di San Marco di Firenze, scrigno delle opere del Beato Angelico, accoglie, fino al 6 gennaio 2020, un ospite d’eccezione che proviene direttamente dal Museo del Prado: l’Annunciazione del pittore fiammingo Robert Campin.

Un dialogo tra due mondi diversi, un accostamento tra due maniere differenti di rappresentare lo stesso tema: a Firenze, il Museo di San Marco celebra i 150 anni dalla fondazione con il prodigioso confronto fra il tabernacolo con l’Annunciazione e l’Adorazione dei Magi di Beato Angelico, proveniente dalla Basilica di Santa Maria Novella e l’Annunciazione di Robert Campin, concessa in via del tutto eccezionale all’istituzione fiorentina dal Museo del Prado di Madrid, che ha invece festeggiato i 200 anni dalla fondazione con la mostra Fra Angelico and the rise of the Florentine Renaissancea cui il Museo di San Marco ha contribuito con alcuni prestiti di opere dell’Angelico e di Masaccio.

Oltre alla mostra L’Annunciazione di Robert Campin. Un illustre ospite dal Museo del Prado per i 150 anni del Museo di San Marco, le iniziative per la celebrazione dei 150 anni del museo fiorentino sono proseguite con la ricollocazione e la presentazione del restauro di due opere del Beato Angelico: il Giudizio Universale e la Pala di San Marco.

Nel video, la direttrice del Museo di San Marco di Firenze Marilena Tamassia presenta il confronto fra l’Annunciazione di Campin e quella del Beato Angelico.

 

Robert Campin, L’Annunciazione (dettaglio)

 

Beato Angelico, Annunciazione e Adorazione dei Magi

 

Beato Angelico, Annunciazione del corridoio Nord, Convento di San Marco, Firenze

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