La stagione di prosa 2013.2014 del Teatro Cantiere Florida a Firenze si chiude con un evento speciale, fissato da martedì 8 a sabato 12 aprile 2014. In cinque repliche la compagnia Arca Azzurra presenta Il Principe di Machiavelli, nella versione di Stefano Massini. Una collaborazione davvero riuscita quella fra il vulcanico drammaturgo e regista fiorentino e gli attori Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti e Lucia Socci, che con la loro bravura riconsegnano al pubblico la freschezza e l’attualità di un testo immortale.
Questa libera versione del “Principe” non si svolge fra velluti e troni, bensì fra tegami e ramaioli. Ebbene sì. Siamo in una cucina, dove un agguerrito drappello di cuochi avrà l’ingrato compito di cucinare un Principe all’Italia. Dare al disgraziato paese una guida, un governo, un faro, proprio come si augura Machiavelli nell’ultimo capitolo del suo celeberrimo libretto. Ma esiste una ricetta per creare dal nulla un governante modello? Con quali dosi di Virtù e Fortuna dovrà essere assortito? E ancora: il buon Principe è zuccheroso oppure salato? Deve bruciare il palato o scivolare in gola come una minestra? Con la metafora fertilissima dei fornelli, ci addentriamo dentro il nucleo vivo di un’opera straordinaria, autentico manuale di real-politik, vademecum per i sacerdoti del potere di ogni epoca. Ma della penna di Machiavelli non sopravvivono in scena solo le brillanti ingegnerie politiche: fra pentoloni e grembiuli si diffonde – come uno squisito odore di salsa – il sapore inconfondibile di quella lingua rinascimentale così diversa dal nostro italiano eppure così profondamente nostra, tutta da gustare mentre tratteggia con nitide pennellate i ritratti di decine di Principi passati, da Ludovico il Moro a papa Borgia, dal Duca Valentino all’imperatore Settimio Severo senza tralasciare Maometto II di Turchia. E poiché la cucina dei Principi sforna le sue pietanze da secoli, ininterrottamente, può perfino darsi che a un tratto, da quelle pentole inquiete, salti fuori un intingolo imprevisto, sulla cui ricetta pagheremo i diritti a Machiavelli, Indro Montanelli e Pasolini.
Stefano Massini è uno dei drammaturghi contemporanei più interessanti del panorama nazionale e internazionale, i suoi testi vengono pubblicati dalle più importanti case editrici Italiane, tradotti, rappresentati in tutto il mondo. Il suo ultimo successo Lehman Trilogy ripercorre i centosessant’anni di vita della banca che, con il suo fallimento, ha acceso la miccia della crisi economica più grave del secondo dopoguerra. È da questo punto di partenza che si sviluppa il laboratorio di drammaturgia “Il tempo della crisi” tenuto da Stefano Massini presso la Biblioteca delle Oblate, venerdì 11 e sabato 12 aprile (ore 19.00-23.00), rivolto gratuitamente a un massimo di venti giovani tra i 18 e i 30 annie promosso dal Comune di Firenze in collaborazione con Elsinor Teatro Stabile d’Innovazione e il Teatro Cantiere Florida. La partecipazione alla due giorni è gratuita, previa prenotazione al numero 055/2616512 fino ad esaurimento dei posti disponibili.
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INFORMAZIONI UTILI
Biglietti 15/12 €
TEATRO CANTIERE FLORIDA – via Pisana 111/R – 50143 Firenze +39.055.7135357 –www.
Orari della biglietteria: dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 18.00 in orario continuato.
Nei giorni dello spettacolo il botteghino sarà aperto dalle ore 19.00 alle ore 21.00.
Prevendita e prenotazioni
I biglietti inoltre sono acquistabili presso tutti i punti vendita del circuito Boxoffice e online su Boxol.
È possibile effettuare la prenotazione telefonica chiamando il numero 0557130664 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle ore 18.00 o scrivendo una mail a prenotazioni@teatroflorida.