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La fotografia come metafora. Gli scatti a colori di George Tatge in mostra a Pistoia

Noto per il suo lavoro in bianco e nero, ora dedica tutta la sua pratica al colore. A Pistoia, Palazzo Fabroni ospita la mostra "George Tatge | Il colore del caso". Fino al 16 febbraio 2020.

George Tatge, Magazzino rottami, Firenze, 2014
George Tatge, Magazzino rottami, Firenze, 2014

Luoghi di misteriosa metafisicità, città sovraffollate ma prive di persone, sospese nel tempo, strade ed angoli dove vige quel conflitto continuo tra il man-made e la natura. George Tatge | Il colore del caso, a cura di Carlo Sisi e realizzata dal Comune di Pistoia/Palazzo Fabroni con il contributo della Regione Toscana nell’ambito del progetto Toscanaincontemporanea2019 inaugura il 29 novembre e prosegue fino al 16 febbraio 2020La rassegna nasce da una svolta nel modus operandi dell’artista. George Tatge (Instanbul, 1951), noto da sempre per il suo lavoro in bianco e nero, da sette anni si dedica esclusivamente al colore. Tuttavia, non  ha abbandonato il suo leggendario Deardorff, un banco ottico 13x18cm, che lo accompagna da quando è arrivato in Italia 46 anni fa.

George Tatge, Terme di Traiano, Roma, 2014

Sono dunque frutto del nuovo lavoro di George Tatge le 74 immagini, suddivise in sei sezioni, di cui si compone la mostra, completamente pensata per le sale del secondo piano di Palazzo Fabroni. Una relazione stretta ed organica con il contesto architettonico dell’edificio, a tal punto che l’alternanza degli spazi, irregolari di forma e differenti per dimensioni, governa la disposizione delle opere. La rassegna è accompagnata da un video che dà conto degli scatti di George Tatge dedicati a Pistoia.

Oggetti ricorrenti nel lavoro di Tatge sono i muri, le barriere, i recinti, le staccionate. Visioni che ci toccano oggi con significati ancora più profondi ed attuali. Eppure la sua opera rimane lontanissima dall’essere documento. È pura metafora, un’espressione poetica che va oltre il visibile. Tatge si muove raramente con progetti precisi in mente, preferisce vagare per lasciare che sia il mondo a sorprenderlo, che sia la sua psiche a reagire e a rispondere alle sollecitudini dei luoghi. Come Gerhard Richter non persegue obiettivi, né sistemi, né tendenze; non ha programmi, né uno stile, né una direzione; gli piace l’indefinito, lo sconfinato, l’incertezza continua. 

George Tatge, Maestri d. Lavoro, Trieste, 2012

Informazioni

Palazzo Fabroni, Pistoia

30 novembre 2019 – 16 febbraio 2020

Orari | 30/11/2019 – 31/12/2019: dal martedì alle domenica 10-18

Natale e Capodanno 16-19

02/01/2020 – 16/02/2020: dal martedì al venerdì 10-14

sabato, domenica e lunedì 06/01 10-18

Biglietto d’ingresso | Intero 3.50 € Ridotto 2.00 €

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