Preghiere in carcere. Manifestazione della libertà religiosa, le fotografie di Margherita Lazzati a Milano

di Redazione

Fotografie in carcere. Margherita Lazzati

Fino al 26 gennaio 2020 il Museo Diocesano di Milano ospita la mostra Fotografie in carcere. Manifestazioni della libertà religiosa di Margherita Lazzati.

L’esposizione, a cura della direttrice del museo Nadia Righi e della conservatrice Cinzia Picozzi, documenta attraverso 50 fotografie in bianco e nero la libertà di esercitare la propria fede all’interno del carcere Milano Opera da parte dei detenuti e dei suoi dipendenti.

Nel 2015 Margherita Lazzati iniziò a frequentare il carcere come fotografa nell’ambito del “Laboratorio di lettura e scrittura creativa” dalla cui esperienza nacque la serie dei Ritratti in carcere. In seguito, decise di ampliare il suo sguardo verso altre realtà all’interno della casa di reclusione milanese.

Nel 2017, in collaborazione con l’allora direttore Giacinto Siciliano e, in seguito, con il suo successore Silvio Di Gregorio e il procuratore Luigi Pagano, nacque il progetto Fotografie in carcere, con l’intento di raccontare attraverso gli scatti la quotidianità in questo ambiente in tutti i suoi aspetti.

Gli scatti in esposizione mostrano i detenuti mescolati con i volontari, ministri di culto e agenti, tutti riuniti in momenti di preghiera e condivisione, qualunque sia la loro fede: cattolici, ebrei, evangelici, copti, buddisti, musulmani. Le scene non sono riprese esclusivamente in luoghi di preghiera ma vengono ritratti anche i dialoghi, gli sguardi, i gesti rituali e i momenti di condivisione tra le persone.

La fotografa intende mostrare la fraternità e la ricerca di un dialogo con il proprio dio che unisce i carcerati all’interno di una realtà spesso dimenticata dal mondo esterno ma che, come Milano, riunisce varie etnie e culture.

I luoghi principali in cui si svolgono le scene sono all’interno della struttura, luoghi bui con le sbarre dalle quali, però, irrompe la luce dell’esterno a evidenziare i volti e le espressioni, manifestazione dell’umanità ritrovata e ricerca della pace per le azioni compiute.