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Non solo sculture. 40 disegni di Richard Serra in mostra a Milano

 Richard Serra , Ball 2 , 2021. Ph: Rob McKeever. Courtesy of Cardi Gallery Richard Serra , Bal l 8 , 2021. Ph: Rob McKeever. Courtesy of Cardi Gallery Richard Serra , Ball 10 , 2021. Ph: Rob McKeever. Courtesy of Cardi Gallery

Richard Serra, Ball 10, 2021. Ph: Rob McKeever. Courtesy of Cardi Gallery
Dal 30 marzo al 5 agosto 2022, Cardi Gallery svela il lato da disegnatore di Richard Serra. Non si tratta di schizzi o bozze per le sue celebri sculture, ma opere a sé stanti progettate per la mostra milanese: 40 BALLS.

Le sue sculture in acciaio sono famose in tutto il mondo, lui è tra gli artisti più significativi della sua generazione. Nonché Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia nel 2001. Richard Serra (San Francisco, 1939) ha installato le gigantesche opere in acciaio nei contesti architettonici, urbani e paesaggistici di tutto il mondo: da Londra a Berlino, da Napoli a Bilbao. Le sue opere da più di cinquant’anni dialogano con il gli spazi pubblici, cercano una relazione con lo spettatore. Si tratta di lavori che per completarsi necessitano di qualcuno che li viva, che si muova tra le loro forme sinuose.

La mostra 40 BALLS sembra ribaltare questa concezione, proponendo l’aspetto più privato della produzione dell’artista. Per la prima volta 40 nuovi disegni, tutti pezzi unici, realizzati dall’artista americano appositamente per l’occasione, in un allestimento da lui stesso ideato per la sede milanese di Cardi Gallery.

Dunque il disegno, forse la forma più intima e privata tra le espressioni artistiche. La più immediata, la più incline ad assorbire l’emozione diretta di chi ne fa ricorso. Anche se sei Richard Serra e sei abituato a tutt’altre proporzioni.

Accanto alle sue imponenti sculture site-specific, nel corso della sua lunga carriera Richard Serra ha infatti approfondito con costanza la pratica del disegno, realizzando opere che, per la loro capacità di indagine del reale e di costruzione del segno grafico, risultano immediate e assolute quanto le sue sculture.

Per i suoi disegni l’artista utilizza, sin dal 1971, uno stick di vernice nera (pittura a olio compressa, cera e pigmento) lavorando in modo istintuale. Anche se si allineano ai temi più cari all’artista – tempo, materialità e processo – e caratteristici della sua pratica scultorea, le opere non sono da intendersi come schizzi o studi per le sculture.

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