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Dalla macchia fiorentina alla bellezza aristocratica di Parigi, tutta la pittura di Boldini in mostra a Barletta

Boldini Boldini
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Fino al 3 maggio 2020, la Pinacoteca De Nittis di Barletta ospita la prima monografica dedicata in Puglia al celebre ritrattista, Boldini. L’incantesimo della pittura. Capolavori dal Museo Boldini di Ferrara, a cura di Barbara Guidi e Maria Luisa Pacelli.

Con una straordinaria selezione di quasi 70 opere, riunite grazie a uno scambio tra il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e la Pinacoteca – Casa De Nittis di Barletta, si vuole presentare l’opera del grande maestro dagli esordi fiorentini alla maturità parigina, esplorando la sua produzione dal paesaggio alla natura morta, dalle vedute di città al ritratto che gli ha portato successo e fama.

Fuoco d’artificio (1890), G. Boldini

Giovanni Boldini (Ferrara, 1842 – Parigi, 1931) è uno dei più grandi ritrattisti della Belle Epoque ed è tra i protagonisti indiscussi della pittura italiana ed europea tra l’Ottocento e il Novecento. Nelle sue opere immortalò i protagonisti della società del tempo, da Robert de Montesquiou alla marchesa Luisa Casati, rendendoli l’immagine stessa di quel momento storico e culturale.

A 22 anni si trasferì nella vicina e più cosmopolita Firenze dove, grazie alla vicinanza con le tecniche dei “macchiaioli”, elaborò un’interpretazione libera e personale del ritratto. Nel 1871 trascorse sei mesi a Londra e in seguito si spostò a Parigi, dove conobbe Giuseppe de Nittis e rimase fino alla sua morte.

La signora in rosa (1916), G. Boldini

Grazie alle differenti tendenze artistiche del tempo, Boldini riuscì ad apprendere la pittura di genere e in costume di Mariano Fortuny e Ernest Meissonier e la pittura di paesaggio e di vita moderna della innovative lezioni di Eduard Manet e Edgar Degas, oltre che delle poetiche dell’impressionismo.

La cantante mondana (1884), G. Boldini

Le sue vaste conoscenze degli stili internazionali dell’epoca e della cultura del museo consentirono a Boldini di elaborare uno stile innovativo e sofisticato per il genere del ritratto, al quale si dedicò quasi in esclusiva a partire da fine Ottocento, e, grazie alle sue abilità imprenditoriali, divenne presto uno dei ritrattisti più favoriti dalla società.

In contemporanea alle crescenti richieste da parte del mercato, l’artista si dedicò anche a una produzione personale di una pittura di oggetti e luoghi a lui cari, dall’interno della sua casa e dell’atelier alle vedute della laguna di Venezia, caratterizzata da uno stile personalissimo non destinato al mercato.

Informazioni utili:

Boldini. L’incantesimo della pittura. Capolavori dal Museo Boldini di Ferrara

Pinacoteca De Nittis – Palazzo della Marra

Via Cialdini 74, Barletta

07 Dicembre 2019 – 03 Maggio 2020

Orari: 9.00 – 19.00 (lunedì chiuso)

http://www.barlettamusei.it/denittis.html

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