Spazi pubblici urbani come tele su cui riversare il proprio estro creativo. La Street Art, generalmente considerata un’evoluzione della Pop Art e della Graffiti Art, colora e valorizza aree dismesse o trascurate. E talvolta è così realistica da togliere il fiato.
Bombolette spray, adesivi artistici, proiezioni video, sculture e chi più ne ha più ne metta. La Street Art, in italiano arte urbana o arte di strada, fa riferimento a quelle forme d’arte che prendono vita in luoghi pubblici: muri, strade, stazioni, panchine, e tutti quegli elementi dell’arredo urbano in cui gli artisti di strada vedono un’ottima alternativa alla semplice tela. Se inizialmente si trattava di un’espressione non riconosciuta, spesso realizzata illegalmente, oggi viene spesso commissionata da chi intende riqualificare spazi urbani che versano in condizioni di abbandono.
Tra gli street artists più in voga, Bansky è senza dubbio il più gettonato, universalmente noto per i suoi stencil carichi di significati politici. JR, protagonista dell’ultimo film di Agnès Varda, si è invece distinto per le fotografie giganti che scatta, stampa ed attacca sui muri dei palazzi. Street artist dell’uncinetto è invece la polacca Olek, che ricopre edifici ed elementi d’arredo urbano con enormi trapunte realizzate a maglia. O ancora, l’italiano Blu, che si è fatto strada alla fine degli anni ’90 con opere mastodontiche tese a sensibilizzare l’opinione pubblica, spesso strane creature che esprimono i disagi dell’umanità.
Nel video di Now I’ve Seen Everything, una selezione di opere di arte urbana particolarmente impressionanti.