Strada, Berlino fa parte di una serie di tele che Kirchner dipinse tra il 1913 e il 1915, le cosiddette scene di strada. Ambientate nel centro della vita notturna berlinese, rappresentano una critica nei confronti della società borghese dell’epoca.
Ernest Ludwig Kirchner (Aschaffenburg, 1880 – Davos, 1938) è stato un pittore, scultore e incisore tedesco. Considerato uno dei padri dell’Espressionismo, l’artista è sempre stato fedele ed estremamente coerente ai fondamenti di questa corrente, seppure mai teorizzati. Donne e uomini dai tratti spigolosi e dai lineamenti acuti, espressioni esasperate che si rifanno all’arte primitiva, corpi esili a riflettere la precarietà dell’essere umano consumato dal malessere, colori violenti; tutto, nei suoi capolavori, è teso ad esprimere il male di vivere. Tra il 1913 e il 1915, Kirchner si dedica alla serie Scene di strada, che segnano la via verso una pittura più drammatica ed emotivamente carica. In particolare, le opere appartenenti a questa serie costituiscono una profonda critica nei confronti della società borghese dell’epoca, oltre a rappresentare un modo di dipingere sempre più libero dai tecnicismi della pittura accademica.
Fino al 13 gennaio, la Neue Galerie di New York ospita una retrospettiva dedicata all’artista. A cura di Jill Lloyd e Janis Staggs, la mostra mette ordine nella vasta produzione di Kirchner tra il 1907 e il 1937 utilizzando come fil rouge i luoghi in cui visse l’artista: Dresda, Berlino e Davos. Circa un centinaio di opere tra dipinti, disegni, stampe e sculture gettano luce sull’innovativo uso del colore.
Nel video del MoMA, la curatrice Anne Umland racconta l’opera Strada, Berlino, parte della collezione del museo.