Apre la terrazza di Palazzo Poli con il suo affaccio mozzafiato sulla Fontana di Trevi e la Città Eterna.
Entro un anno potremo assistere a una delle visioni più suggestive che il creato umano possa offrire. Ci riferiamo all’affaccio dalla terrazza del Palazzo di via Poli su cui poggia la costruzione di una delle fontane più belle del mondo: Fontana di Trevi.
Il progetto
Il Palazzo dovrebbe infatti trasformarsi in un percorso museale mentre oggi è aperto al pubblico solo in occasione di mostre o manifestazioni. Lo ha anticipato al quotidiano il Messaggero la Direttrice dell’Istituto Nazionale per la Grafica, Maria Cristina Misiti:
” L’idea è quella di aprire al pubblico un percorso di visita che coinvolge le sale del piano nobile e, attraverso una serie di ambienti al terzo piano si sale per una piccola scala a chiocciola fino in cima, per godersi l’affaccio sulla fontana e su Roma, visto che siamo in uno dei punti più alti della città”
E’ proprio l’affaccio sulla Fontana di Trevi quello che attirerà migliaia di visitatori da tutto il mondo che ogni giorno ripetono il classico rituale della monetina da lanciare nella fontana per ‘propiziare’ il ritorno nella Città Eterna.
Dalla terrazza infatti, oltre a godere di una bellissima vista della città, si può avere una visuale del tutto inedita della fontana. Notare particolari difficilmente osservabili dalla base della struttura.
Una vista da capogiro, inedita, da togliere il fiato. Il tutto impreziosito dal continuo scrosciare dell’acqua che, da quell’altezza evita il rumoroso vocio dei turisti e ti immerge in un’atmosfera quasi mistica.
Se uno degli affacci più suggestivi del mondo sarà indubbiamente quello che più attirerà i turisti – e i romani, perché davvero in pochi hanno avuto il privilegio di assistere a questo ineguagliabile spettacolo- il fine del percorso museale “è finalizzato a far conoscere Palazzo Poli e a raccontarne la lunga storia” spiega la Direttrice.
Palazzo Poli, il salotto culturale che ha ospitato personaggi illustri
Il palazzo di proprietà del Mibact ( acquistato dallo Stato nel 1978) infatti, è il risultato di diverse fasi costruttive ( il primo nucleo risale al XVII secolo) e cambi di proprietà. Soprattutto è stato nel tempo anche un importante attrattore culturale che ha ospitato personaggi illustri come Francesco Manno, Peter Cornelius, Joseph Severn e la principessa Zenaide Wolkonski che vi abitò dal 1834. Il suo salotto era frequentato da ospiti illustri del calibro di Belli e Gogol.
Quanta storia, quanta bellezza hanno da raccontarci questi luoghi sospesi nel tempo. Occorre però attendere ancora del tempo, almeno un anno. Si è ancora nella fase della fattibilità ma non possiamo che augurarci che di fronte a una simile proposta culturale per la città, i lavori possano terminare il più velocemente possibile.