Print Friendly and PDF

Tra influencer e instagrammer. Social e arte, i casi italiani. Un connubio proficuo?

Un'immagine condivisa sul profilo Instagram di Giulio Alvigini Un'immagine condivisa sul profilo Instagram di Giulio Alvigini
Un'immagine condivisa sul profilo Instagram di Giulio Alvigini
Un’immagine condivisa sul profilo Instagram di Giulio Alvigini

Soprattutto nell’ultimo anno abbiamo assistito alla crescita esponenziale del connubio arte-social: si moltiplicano le presenze su Instagram, piattaforma prediletta per la comunicazione del mondo dell’arte, favorita dall’impostazione della piattaforma e dalla possibilità di caricare contenuti fotografici, video brevi e video più lunghi, grazie all’IG TV.

Influencer e art sharer: l’arte del raccontare le proprie esperienze

Iniziamo con ordine: che cosa fanno, nello specifico, art sharer e art-influencer? L’obiettivo condiviso è quello di creare una community interessata alle novità del mondo dell’arte, la strategia quella di “metterci la faccia” e creare contenuti di alta qualità, che siano al contempo coinvolgenti e di spessore: in questo breve articolo cercheremo di menzionare – senza alcuna pretesa di dare un quadro completo – alcune tra le personalità più attive nel panorama italiano, evidenziando le peculiarità di ogni profilo preso in esame.

  • Maria Vittoria Baravelli

Si era presentata proprio su ArtsLife Maria Vittoria Baravelli (@mariavittoriabaravelli), curatrice, contributor e art sharer che con uno stile sempre all’avanguardia cura il suo profilo Instagram (20,7mila follower) da vera divulgatrice, dividendosi tra lavori istituzionali ed esperienze da condividere con il suo social network. Il pubblico che la segue entra insieme a lei nei luoghi della cultura e approfondisce le più svariate tematiche legate al mondo dell’arte. Si definisce art sharer a ragione, visto che con il suo lavoro non desidera influenzare qualcuno, ma coinvolgere i suoi follower nella continua scoperta dell’arte moderna e contemporanea.

  • Andrea Concas

Non è semplice definire in maniera univoca Andrea Concas (@arteconcas): fondatore di Art Backers e Art Rights, gallerista e docente, si occupa di mercato, di innovazione e di approfondimenti nel settore dell’arte contemporanea. Attivissimo su Instagram, è riuscito a crearsi un pubblico di circa 16mila follower grazie ai suoi innumerevoli contenuti, per lo più video, mirati alla promozione dei suoi corsi e libri (Andrea Concas è autore dei due libri CHATbot su Leonardo da Vinci e Banksy). Una strategia di marketing che però ci permette di identificarlo anche come influencer: il gallerista sardo, infatti, non smette mai di raccontare il mondo dell’arte contemporanea in pillole e lo fa coinvolgendo i follower nelle sue lunghissime giornate passate tra interviste e nuove collaborazioni con artisti, gallerie, critici e tantissimi altri protagonisti del settore. Se il sistema dell’arte e il suo mercato vi incuriosiscono, sul profilo di Andrea Concas è possibile indagarlo attraverso gli occhi e le parole di chi lo vive attivamente.

Un'immagine condivisa sul profilo Instagram di Elisabetta Roncati
Un’immagine condivisa sul profilo Instagram di Elisabetta Roncati
  • Elisabetta Roncati e Cristina Giopp

Meritano una menzione anche Elisabetta Roncati (@artnomademilan) e Cristina Giopp (@thegirlinthegallery): la prima, milanese d’adozione, si immerge in qualsiasi tipo di contesto artistico – artigianato, arte moderna e contemporanea senza confini – e oltre ad essere un’art-influencer molto seguita (quasi 27mila follower) sul suo blog offre numerosi servizi, come la valutazione delle opere d’arte e l’organizzazione di mostre ed eventi. La seconda, art consultant e anch’essa art-influencer, è ideatrice del profilo Instagram The Girl In The Gallery (16,3mila follower) ma anche di un format molto simpatico, fresco e frizzante, che si chiama TG in The Gallery.

Un'immagine condivisa sul profilo Instagram di Crisitina Giopp
Un’immagine condivisa sul profilo Instagram di Crisitina Giopp

Meme e post ironici: il “caso” Giulio Alvigini e Silvio Salvo

Giulio Alvigini, artista e creatore di Make Italian Art Great Again, ci dimostra come la comunicazione dell’arte possa essere fatta in maniera alternativa, ironica e sferzante: sul suo profilo Instagram è possibile trovare centinaia di meme che prendono di mira il sistema dell’arte e le sue contraddizioni. Puntando tutto sull’ironia e sul gioco, Giulio Alvigini è senza dubbio un artista singolare e fa dei social un vero e proprio lavoro a colpi di stories e meme studiati ad hoc per ogni situazione.

Accanto ad una personalità come quella di Giulio Alvigini non potevamo non menzionare il social media manager della Fondazione Sandretto Re Rabadeungo: Silvio Salvo capovolge le dinamiche della comunicazione “istituzionale”, adottando l’umorismo come chiave indiscutibile delle sue campagne social. Aiutante del maestro Yoda (che spesso lo rimprovera) Salvo ha una sola parola d’ordine: leggerezza, per arrivare dritti al punto e fare comunicazione d’alto livello alla portata di tutti. Non ci credete? Provate a visitare il profilo della Fondazione (@fondazionesandretto) o a digitare l’hashtag #OccupySandretto!

Paratissima punta sui contenuti social

Abbiamo parlato di influencer, di artisti, di social media manager e di grandi istituzioni ma anche le fiere nostrane iniziano a sfruttare in maniera diversa le infinite potenzialità dei social. Per esempio, durante la scorsa edizione Paratissima ha puntato sullo storytelling, coinvolgendo Maria Vittoria Baravelli, Elisabetta Roncati, Giusy Vena (@less.is.art) e Virginia Bianchi (@culturush): ognuna di loro ha creato contenuti foto e video, generando momenti sempre nuovi di condivisione con il pubblico. Che il connubio arte-social stia davvero prendendo piede all’interno delle molteplici realtà che abitano il mondo dell’arte?

Un'immagine condivisa sul profilo Instagram di @yodarte
Un’immagine condivisa sul profilo Instagram di @yodarte

Commenta con Facebook