Dopo il video che nei giorni scorsi negava la pericolosità del Coronavirus, Sgarbi è stato denunciato dall’associazione Patto Trasversale per la Scienza
Anche noi di ArtsLife, che l’avevamo semplicemente segnalato, per puro spirito di completezza dell’informazione, siamo stati aspramente criticati. Ma lui, Vittorio Sgarbi, autore del farneticante e potenzialmente pericoloso video che nei giorni scorsi negava la pericolosità del Coronavirus, con tanto di insulti agli scienziati impegnati nell’affrontare la grave emergenza, è stato letteralmente sommerso dal pressoché unanime moto di sdegno. Per la superficialità nel relativizzare un pericolo ormai sotto gli occhi di tutti. Più che per le sue espressioni urlanti e insultanti, ormai tipiche del personaggio.
Ma ora il moto di sdegno si è trasformato anche in azioni legali. L’Associazione Patto Trasversale per la Scienza, fondata da Roberto Burioni – uno dei destinatari delle contumelie sgarbiane, ha presentato infatti un esposto penale. “Per le gravi affermazioni fatte nel video del 9 marzo scorso pubblicato sul profilo Facebook (ora cancellato) e sul canale YouTube sulla diffusione del virus e sulla malattia Covid-19. Nel video Sgarbi ha manifestando dubbi sulla pericolosità del virus e sulle modalità di diffusione del contagio. E diffuso notizie false rispetto alla prevenzione e ridicolizzato le misure di contenimento adottate dal Governo”.
In un nuovo video diffuso successivamente, il critico ferrarese tenta di proporre toni decisamente più moderati, invitando gli ascoltatori a restare a casa come sostiene – ora – di fare lui, che nel precedente invitava tutti ad andare a Codogno, in segno di sfida. Eppure i distinguo non tardano ad arrivare: quando fra le letture che consiglia in questi giorni di “reclusione”, Sgarbi inserisce i Promessi Sposi. Dove si narra di una “vera” epidemia. Con morti veri…
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