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All You Need is Love. E l’arte “da casa” finisce in prima pagina sul Corriere

Sul Corriere l’installazione dell’artista Felipe Cardena, titolo All we Need is Love Sul Corriere l’installazione dell’artista Felipe Cardena, titolo All we Need is Love
Sul Corriere l’installazione dell’artista Felipe Cardena, titolo All we Need is Love
Sul Corriere l’installazione dell’artista Felipe Cardena, titolo All we Need is Love

Sul Corriere l’installazione dell’artista Felipe Cardena, titolo All we Need is Love, allestita a Milano sul balcone dell’abitazione del gallerista Bruno Grossetti, in Piazza XXV Aprile

Non capita spessissimo, su tutta la stampa italiana, che l’arte guadagni la prima pagina di un giornale. Ci volevano i tempi del Coronavirus perché accadesse, e pure come immagine di apertura dell’edizione online del primo quotidiano nazionale, il Corriere della Sera. Un’immagine forte, “azzeccata”, utilizzata dal giornale per un pezzo sulle prospettive di eventuale “ripartenza” dopo l’auspicato scemare dell’emergenza virus. Si tratta di un’installazione dell’artista Felipe Cardena, titolo All we Need is Love, allestita a Milano sul balcone dell’abitazione del gallerista Bruno Grossetti, in Piazza XXV Aprile.

L’installazione rientra nell’ambito del progetto Covidart2020 – titolo non felicissimo, di questi tempi – dell’Associazione Comunicarearte – Atelier Spazio XPO, organizzata con mezzi digitali e da casa, a cura di Christian Gangitano. Una artist call rivolta ad artisti in ambito urban art e street art, new pop, nuova figurazione italiana e internazionale che si trovano adesso in quarantena, a partecipare alla “prima mostra di urban art ai tempi dell’emergenza globale da covid19”.

Hanno aderito fra gli altri, oltre a Felipe Cardena, Vincenzo Profeta e Marco Leone Barone del Laboratorio Saccardi, DesiDerio, Tomoko Nagao, Max Ferrigno, Max Botticelli. Agli artisti è stato chiesto di fotografare un’opera a tema o realizzarla ad hoc, usando le finestre o il portone di casa o dello studio, o i brevi tragitti di prossimità nei quali ci si può muovere. Le opere saranno poi pubblicate sulla pagina FB @covidart2020.

www.facebook.com/covidart2020

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