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Coronavirus: solidarietà anche attraverso un francobollo, in Svizzera

In Svizzera la solidarietà per le persone colpite da Coronavirus si dimostra anche attraverso un apposito francobollo, meglio se in foglio di 10.
In Svizzera la solidarietà per le persone colpite da Coronavirus si dimostra anche attraverso un apposito francobollo, meglio se in foglio di 10.

Ancora una volta la Posta Svizzera è riuscita stupire e a stupirci. Mettendo in campo, dove peraltro la beneficenza legata alla vendita dei francobolli è di casa, una iniziativa del tutto nuova. Non tanto il pur consueto e certamente meritevole francobollo con doppio prezzo: quello per il servizio postale e l’altro da destinare a iniziative benefiche. Che nella patria di Guglielmo Tell hanno i nomi di “pro Patria” e “pro juventute”. Questi ultimi, i “pro juventute”, sono arrivati per la prima volta nel lontano 1913 e da allora non hanno mai mancato l’appuntamento con lo sportello postale raccogliendo somme consistenti. Basti qui ricordare che l’emissione del 1913 registrò un venduto di 3.314.00 esemplari.

Per l’emergenza Coronavirus non è rimasta, come non lo è mai stata nelle calamità, con le mani in mano, non si è chiusa a riccio. Ha piuttosto affrontato la situazione con molto pragmatismo mandando a produrre, all’insegna “Insieme per la Svizzera”, un francobollo di beneficenza, che si i distingue da tutti i precedenti in quanto le stesse Poste hanno deciso di partecipare alla raccolta di fondi.

Disegnato in tempi brevissimi dallo studio bernese Nulleins Kommunikationsdesign, i cui grafici e grafiche come sempre hanno lavorato insieme, ma in questo caso ognuno da casa propria, per rispettare le distanze, l’immagine del dentello raffigura la solidarietà durante la pandemia di coronavirus: la Svizzera è il nostro centro e la croce che gira fa emergere un globo luminoso.

Anche questo francobollo, in distribuzione dal 6 aprile, presenta due valori: 1 franco per il servizio postale e 5 franchi di beneficenza. Desiderando rendere concreta la solidarietà che vivrà anche quando questo periodo impegnativo sarà superato, la Posta ha deciso di “donare” il franco scritto sul francobollo. Insomma, l’affrancatura sarà considerata gratuita e di conseguenza non si paga. La paga la Posta, versando un franco per ogni francobollo venduto.

Il francobollo può naturalmente essere comprato singolo, anche se la Posta spera che venga acquistato attraverso il minifoglio che ne contiene dieci, con un esborso quindi di 50 franchi. La somma raccolta sarà devoluta – fanno sapere a La Posta – a favore delle persone che a causa della pandemia di coronavirus necessitano di un aiuto urgente. La totalità del ricavato sarà divisa a metà tra la Catena della Solidarietà e la Croce Rossa Svizzera.

 

 

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