Tanti i fotografi isolati che si sono sbizzarriti a creare delle nature morte da immortalare in uno scatto, posando lo sguardo sugli oggetti più disparati che popolano le nostre case. Ecco alcune #quarantinestilllife particolarmente originali.
Nell’era del lockdown universale, molti fotografi sono costretti a tenersi alla larga dal proprio studio, dalla strada, dalle persone. In generale, da una professione che non può prescindere da una fitta agenda di incontri e spostamenti. Ma con un po’ di creatività, tanti di loro si sono ingegnati a comporre soggetti con cui continuare ad allenare il proprio sguardo. Riesumando un genere spesso trascurato, quello della fotografia still life, hanno messo insieme oggetti casuali che popolano le nostre case e li hanno riscoperti in qualità di soggetti. Così, la fotografia still life offre l’occasione di gettare nuova luce su ciò che ci circonda nel quotidiano, restituendo valore alle cose che spesso diamo per scontate.
Ad esempio, il seguitissimo newyorkese David Brandon Geeting, fotografo di moda che si è spesso cimentato nella natura morta, ha creato degli origami a partire da un rotolo di carta igienica. Li ha poi disposti sulla parete del bagno e immortalati con la luce morbida del mattino. Dal canto suo, la scenografa Kristin Baumann ha unito una serie di oggetti tipicamente parte di una dispensa: conserva di pomodoro, contenitore di uova, liquore. Con questi ha creato una scultura eterogenea sospesa in equilibrio precario. Si è mosso più sul classico il danese Peter Funch. Ha fotografato un piatto di frutta fresca accanto a un vaso di fiori, illuminati dagli ultimi raggi del tramonto.
La svedese Katarina Di Leva ha scelto di attingere dalle diverse parti della casa, compreso il giardino, per dar vita a composizioni che giocano con le sfumature di un determinato colore. L’americano Rikki Ward ha invece restituito dignità a un oggetto spesso ignorato e maltrattato, la spugna, o ha giocato con la simmetria dei biscotti industriali. Insomma, infiniti soggetti per infinite possibilità, fotografie che partono dal banale e dal quotidiano per stimolare riflessioni più profonde. Non esiste ancora un profilo ufficiale dove seguire questa tendenza, ma nel frattempo i nuovi scatti si possono vedere all’hashtag #quarantinestilllife.