Lo street artist Banksy ha pubblicato sul suo account Instagram la foto di un piccolo bagno. Devastato dai suoi famosi ratti
Ce lo stavamo chiedendo tutti. Anche chi lo detesta, probabilmente. Che fine ha fatto Banksy? L’ultima comparsa risale al murale di Bristol, sua città natale, in occasione della festa degli innamorati di San Valentino.
Insomma, tutti si aspettavano che dicesse la sua sul tema del momento e che (purtroppo) rimarrà tale per molti mesi.
Gli spunti non mancavano di certo, a cominciare dall’iniziale atteggiamento verso la minaccia del Coronavirus del suo premier Boris Johnson, con le sue strampalate teorie sull’immunità di gregge.
Molti speravano che anche lo street artist più irriverente del mondo non si adeguasse al tema dominante del momento che vede i vari street artists in quarantena condividere sui social ritratti di medici ed infermieri vestiti da supereroi o con le mascherine dei colori delle rispettive bandiere nazionali.
Sia ben chiaro, medici ed infermieri sono davvero i nostri eroi e meritano di essere celebrati anche dal mondo dell’arte. Il problema è che tutti i creativi del mondo in questo momento non sanno far altro che presentare diverse versioni di un’unica idea.
D’altro canto non potevamo neanche aspettarci un murale considerate le misure restrittive adottate in quasi tutti i paesi del mondo ( di fatto non sappiamo dove si svolge la quarantena di Banksy in questo momento). Per un motivo morale, prima ancora che legale.
Ed eccolo apparire dunque, Banksy. In una sera qualunque, di un giorno qualunque (non li contate più nemmeno voi vero?) in un bagno qualunque. Sul suo account Instagram appare una foto accompagnata da un commento:
Mia moglie detesta quando lavoro da casa
Questa la frase ironica che presenta un bagno devastato dai famosi “ratti“ di Banksy. Sappiamo che nella poetica dello street artist di Bristol, i ratti rappresentano gli ultimi, gli emarginati. Un simbolo che ricorre spesso nei suoi lavori, soprattutto quello degli esordi.
Chissà se in questo caso li ha rappresentati solo con un intento giocoso o questa sorta di performance non nasconda una seconda lettura. Sono soprattutto gli ultimi quelli in trappola?
Ci sono i suoi famosi ratti ovunque. Quello che fa il trampoliere sulla carta igienica, quello alle prese con i suoi bisogni fisiologici e quello che salta sul tubetto del dentifricio. Un altro invece conta i giorni della quarantena, vista come una prigione dato che quello è il sistema usato una volta dai carcerati
Insomma, non sarà uno dei più grandi capolavori di Banksy ma un sorriso ce lo ha strappato e non è poco di questo periodo.
Sarà davvero quello il bagno di Banksy? Ci ha dunque fornito un nuovo indizio sulla sua vita, ossia che è sposato? Oppure si tratta solo di una rappresentazione? Il bagno sembra piuttosto piccolo e malandato anche se potrebbe essere solo uno di servizio. Una cosa è certa: Banksy sta soffrendo la forzata clausura proprio come tutti noi!
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