Print Friendly and PDF

Finarte: grafica e multipli in asta da remoto. Da Castellani a Fontana, da Warhol a Beuys

In arrivo l’asta di Finarte “Grafica e Multipli d’Autore” che si svolgerà da remoto il 27 aprile

Il primo test di una vendita realizzata completamente da remoto di Finarte è stato un successo. L’asta di fotografia dello scorso 17 marzo è stata infatti un ottimo punto di partenza per verificare la positività dei nuovi strumenti adottati. La vendita ha totalizzato quasi 400 mila euro ma il dato che impressiona è che ha registrato un +40% sull’asta di ottobre 2019 dedicata alla fotografia.

Così il distanziamento sociale porta la casa d’aste ad accettare solo offerte scritte e telefoniche (anche su WhatsApp) e tramite la piattaforma online della casa d’aste (o di siti partner) anche per questo secondo test, che ci si aspetti confermi gli esisti del primo

Nomi di spicco della scena artistica italiana e internazionale per oltre 200 lotti. Tra quelli di sicuro richiamo di maestri italiani al numero 24 troviamo una estroflessione in PVC bianco di Enrico Castellani, datata 1968 e accompagnata da un volume fotografico con testo di Vincenzo Agnetti e immagini di Giorgio Colombo, edito da Achille Mauri, stimata € 1.500 – 2.000.

lotto 27

Una serie di lavori del poverista Mario Ceroli tra cui spicca al lotto 27 con una stima di € 500-700, Profili, una matrice in zinco del 1975, sei volti si susseguono dando vita ad una caratteristica animazione dell’artista.

Interessantissimi, anche se diversi tra loro, i due lotti successivi: l’omaggio a Leonardo da Vinci del maestro della Transavanguardia Sandro Chia (lotto 28, € 1.000-1.500) e il Senza Titolo, 1972, del compositore e poeta visivo Giuseppe Chiari, sette fotolitografie a tema musicale tra cui Non c’è musica più bella di quella che sto ascoltando ora (lotto 29, € 200-400). Lotto di più fogli anche il 44, ben dieci tavole di Giorgio De Chirico, summa iconografica del maestro romano (€ 6.000-8.000). Ai lotti 64 e 65 due opere di Lucio Fontana un Concetto Spaziale del 1956, acquaforte in cui l’artista sembra riunificare l’idea dei tagli e delle madri natura (€ 800-1.000) e un multiplo in pvc rosa, riproduzione del gesto dei famosi tagli, accompagnato dalla pubblicazione con fotografie di Ugo Mulas, il tutto Edizioni Achille Mauri (€ 3.000-4.000). Soggetto del lotto 82 di Emilio Isgrò è il Cricket, le parole, usuale materia prima dell’artista, si miscelano qui con delle pietre una serigrafia dai toni delicati (€ 150-200).

Lotto 65
LUCIO FONTANA
Concetto spaziale, 1968
€ 3.000 – 4.000

Un bravo scultore non può esimersi dall’essere anche un bravo disegnatore e questo lo si può cogliere appieno con Personnages du Sacre Printemps cartella, composta da 8 litografie, di Marino Marini. L’artista (di cui ci sono anche altre sei opere in asta) analizza sapientemente la figura del cavallo e cavaliere destrutturandola in sorta di collage disegnati (€ 3.000-5.000).

Dal lotto 119 al 123 una sequenza di bellissime incisioni a diverso soggetto di Mimmo Paladino, forse, tra gli artisti della Transavanguardia colui che più di tutti gli altri ha fatto uso di queste pratiche.

Lotto 101
MARINO MARINI
Personnages du Sacre Printemps, 1974
€ 3.000 – 5.000
Lotto 119
MIMMO PALADINO
Senza titolo, 2001
€ 1.500 – 2.000

Artista che in tutta la sua carriera ha dedicato una particolare attenzione alla stampa Mario Schifano presente in questa giornata con ben cinque lotti tra cui la rarissima cartella lotto 156, in cui i fogli riportano al centro le lettere che compongono il cognome dell’artista (€ 2.000-3.000) e Finestra una serigrafia su tela di notevoli dimensioni (€ 600-800). Tra gli altri italiani presenti artisti del calibro di Carla Accardi, Enrico Baj con dei lavori molto ironici, Giuseppe Capogrossi e le sue forme ad incastro, Piero Guccione, Achille Perilli e Emilio Vedova ma anche maestri assoluti del mondo dell’illustrazione come Leo Lionni e Tullio Pericoli.

Nutrita anche la partecipazione straniera, al lotto 15 ad esempio un raro trittico, del 1972, di Joseph Beuys, Alla Modern Art Agency, tre foto-serigrafie a colori che raffigurano l’artista tedesco impegnato in una delle sue famose performance (€ 200-300). Beuys ritorna al lotto 195 in un doppio ritratto di Mimmo Jodice, con Andy Warhol, un raro manifesto, del 1980, stimato € 400-600. Del più conosciuto rappresentante della Pop Art, il lotto 194, Ladies and Gentleman TAV.5, ritratto femminile in perfetto stile Warhol offerto a € 3.000-4.000.

Lotto 195
JOSEPH BEUYS, ANDY WARHOL
Manifesto – Warhol e Beuys fotografati da Mimmo Jodice, 1980
€ 400 – 600
Lotto 194
ANDY WARHOL
Ladies and Gentlemen, Tav.5, 1975
€ 3.000 – 4.000

Dal pop al graffitismo il passo è breve e lo facciamo con Keith Haring il suo Luna Luna Karussel, A poetic extravaganza, Pop up in 3D, del 1986 è al lotto 77 a € 800-1.000.

Tra i multipli tridimensionali la scultura in bronzo del surrealista spagnolo Salvador Dalì Venus Spatiale, una re-interpretazione delle Veneri greche e romane con uova e orologio liquido annessi (€ 2.500-3.000) e Compass una delle mitiche composizioni, altrettanto surreali, di Man Ray; in questo caso una pistola viene tenuta sollevata da una calamita (lotto 137, € 3.000-5.000).

Grafica Internazionale e Multipli d’Autore
Roma, lunedì 27 aprile 2020

ESPOSIZIONE
A causa della situazione di emergenza sanitaria, le sale espositive sono chiuse al pubblico. Per questo motivo Finarte ha sviluppato un’esposizione virtuale:

VISITA L’ESPOSIZIONE

Commenta con Facebook