Lo UK Science Museum Group (SMG) sta allestendo presso il Museo della Scienza di Londra una collezione di oggetti dedicata alla pandemia da Coronavirus. Le altre istituzioni si preparano a riflettere sulle implicazioni etiche legate al materiale da Covid-19.
Mentre i musei del Regno Unito iniziano a raccogliere oggetti relativi alla pandemia, i curatori del UK Science Museum Group (sorta di polo museale cui appartengono il Museo della Scienza di South Kensington, Londra, il Museo della Scienza e dell’Industria a Manchester, il National Railway Museum di York, il museo della Locomozione nella contea di Durham, il National Science and Media Museum a Bradford e il National Collections Centre Museum a Swindon , Wiltshire) si chiedono in che modo raccogliere gli importanti oggetti, in maniera tale che fungano per la nazione da testimoni e documentino le risposte mediche, scientifiche e culturali dell’epidemia.
Secondo il quotidiano britannico The Telegraph, oggetti quali la lettera inviata dal Primo Ministro Boris Johnson a tutte le famiglie del Regno Unito durante la pandemia da Coronavirus, potrebbero essere tra gli articoli da esporre. Tra le altre cose, potrebbe essere esposto anche il magnete utilizzato in uno dei recenti esperimenti, nel tentativo di creare un dispositivo anti-virus, che si è accidentalmente depositato nel naso di uno scienziato.
Il museo si sta impegnando nella raccolta di storie, testimonianze e nell’identificazione degli oggetti simbolo della pandemia, ma prima di tutto i curatori del UK Science Museum Group affermano di voler sviluppare il progetto in modo serio e con linee-guida etiche molto stringenti. Le tempistiche per il completamento del progetto invece, anche a causa dell’emergenza globale, non sono ancora state definite.
Alcuni articoli donati al museo sono già stati archiviati in sicurezza e inseriti all’interno della collezione del UK Science Museum Group, mentre altri oggetti rifluiranno all’interno della collezione quando, per questioni di sicurezza, verrà dato il via libera. Il processo di acquisizione formale dell’intera collezione avverrà quando sarà sicuro farlo.
Anche altri musei del Regno Unito stanno documentando questo momento storicamente significativo. Il complesso museale e galleristico di Leeds ha chiesto alla popolazione, attraverso le piattaforme social, di condividere le proprie esperienze positive e negative su norme igieniche, immagini del loro posto di lavoro in periodo di smart working (da casa), diari o foto dei negozi vuoti.
All’inizio di questo mese, l’Associazione dei Musei Britannici ha pubblicato una dichiarazione in cui illustra come i musei possono approcciarsi alla raccolta di materiale Covid-19 con sensibilità e rispetto, agendo in modo etico. Nel frattempo il London Transport Museum ha pubblicato la Contemporary Collecting Ethical Toolkit (linee guida per un collezionismo contemporaneo etico) centrato su 5 temi tra cui trauma e angoscia.
Gli operatori museali del Regno Unito hanno inoltre invitato organizzazioni e singoli interessati a documentare e collezionare tutto ciò che riguarda i reperti relativi alla pandemia, contribuendo a un archivio pubblicamente accessibile da Google.