Palazzo Ducale di Genova offre l’occasione per poter tornare ad ammirare arte e cultura. L’iniziativa La mostra che non c’è, visitabile sul sito della Fondazione.
Nata da una proposta di Luca Bizzarri, presidente della Fondazione Palazzo Ducale, e a cura di Serena Bertolucci e Giacomo Montanari, questo progetto culturale coinvolge anche il Teatro Nazionale di Genova, il Teatro Carlo Felice e l’Acquario di Genova.
Per la prima volta ed eccezionalmente, i capolavori appartenenti alla storia della città di Genova verranno riuniti in un appassionante percorso scientifico, che si arricchirà di settimana in settimana con moltissime iniziative fruibili sul sito ufficiale del Palazzo.
Attraverso il racconto di esperti d’arte e non solo, Palazzo Ducale illustrerà anche tramite i suoi canali Facebook e Youtube alcune delle opere dei più importanti degli artisti del Seicento, tra cui Caravaggio, Rubens, van Dyck, Strozzi, Puget e Gentileschi. Si potranno ammirare quadri commissionati appositamente per la città di Genova, oppure richiesti dalle grandi famiglie genovesi, capolavori che ora sono esposti in vari musei del mondo.
Questo importante ritorno, anche se virtuale, vuole restituire alla città la sua memoria di grande cultura, che ne aveva fatto nel passato una capitale dell’arte e dell’eleganza.
La Mostra che non c’è: il programma
Ogni venerdì, a partire dall’8 maggio, è quindi possibile assistere in anteprima alla presentazione di un’opera, di cui vengono narrate la storia, le curiosità e le meraviglie che racchiude.
Serena Bertolucci, direttrice di Palazzo Ducale, spiega di aver pensato a queste brevi presentazioni di circa tre minuti (ovvero il tempo che in media si dedica alla visione di un quadro in una mostra) per riuscire a raccontare le opere d’arte legate alla storia genovese e oggi conservate nei musei di tutto il mondo o in collezioni private. L’obiettivo è quello di costruire un percorso ideale in cui il fascino artistico si mescola con quello storico.
Venerdì 8 maggio alle ore 21.00 in prima visione Facebook, proprio Serena Bertolucci ha presentato l’opera La Madonna della Giustizia, commissionata a Bernardo Strozzi per Palazzo Ducale e oggi conservata al Museo del Louvre.
Martedì 19 e giovedì 21 maggio alle ore 11.30, in occasione della Rolli Days Digital Week, Giacomo Montanari racconterà altri due capolavori: la Danae di Orazio Gentileschi e il Ritratto della famiglia Lomellini di Antoon van Dyck.
La Danae, fino a circa cent’anni fa, si trovava a Genova tra le mura di Palazzo Imperiale Sauli De Mari, mentre il Ritratto della famiglia Lomellini di van Dyck si trova oggi alla National Gallery of Scotland di Edimburgo, ma per secoli si è potuto ammirare sulle pareti affrescate del Palazzo Lomellini Patrone a Genova.
La Mostra che non c’è proseguirà con i contributi di Marco Carminati, Stefano Zuffi, Xavier Salom (curatore della Frick Collection di New York) e altre personalità del mondo della cultura e dell’arte che illustreranno, tra gli altri, dipinti di Peter Paul Rubens, Caravaggio e van Dyck.
Per La mostra che non c’è esiste anche il biglietto che non c’è: uno degli obiettivi di questa iniziativa, infatti, è anche quello di raccogliere contributi per le future mostre e attività di Palazzo Ducale, quando potrà finalmente riaprire le sue porte ai visitatori.
Chi desidera può quindi fare una libera donazione su PayPal (https://palazzoducale.genova.it/paypal/) oppure un bonifico utilizzando l’IBAN IT13K0617501400000007326380, Swift code CRGEITGG04 -Banca Carige sede di Genova inserendo la causale “DUCALEGE DONAZIONE”.
Oltre la Mostra che non c’è: le istituzioni culturali si riuniscono e fanno rete
Un’ulteriore iniziativa, collegata alla Mostra che non c’è, è #Insieme: un’altra proposta digitale di Palazzo Ducale che, partita sempre da un’idea di Luca Bizzarri, ha intercettato l’adesione di alcune delle più grandi istituzioni turistico-culturali di Genova.
L’idea è stata infatti subito accolta da Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova, Beppe Costa, presidente e amministratore delegato di Costa Edutainment, Claudio Orazi, sovrintendente della Fondazione Teatro Carlo Felice, e ha trovato il sostegno di Iren, sponsor istituzionale di Palazzo Ducale.
Puntando sul binomio cultura e digitale, soprattutto in questo periodo di chiusura, si è deciso di investire sul web e sulle sue infinite potenzialità come strumenti di utilizzo culturale e di intrattenimento.
Queste le proposte:
– Lo Spettacolo che non c’è – Il Teatro Nazionale di Genova, grazie al suo direttore Davide Livermore, ha deciso di dar vita a questo particolare spettacolo, con un cast a dir poco sorprendente. Gli spettatori sono tutti invitati a scoprire di cosa tratti questa fantastica realizzazione sul sito ufficiale del Teatro https://www.teatronazionalegenova.it.
– L’Acquario che non c’è – il presidente e amministratore delegato di Costa Edutainment Beppe Costa, in collaborazione con la Fondazione Acquario di Genova Onlus, vuole portare all’attenzione del pubblico uno dei cetacei più spettacolari e antichi di questo pianeta: la megattera.
Poiché questa specie a rischio estinzione non potrebbe mai essere ospitata in un acquario, con questa iniziativa verrà mostrata al pubblico attraverso le immagini dei murales presenti nell’Acquario all’interno del Padiglione Cetacei, e realizzati dal giovane artista Riccardo Buonafede. Tutto ciò sarà comodamente visibile sul sito ufficiale dell’Acquario https://www.acquariodigenova.it.
– L’Opera che non c’è – il Teatro Carlo Felice, attraverso il suo sovraintendente Claudio Orazi, aderisce a questa iniziativa riaprendo le sue porte con l’opera in due atti di Vincenzo Bellini, Bianca e Fernando. In attesa di poter rivivere le opere direttamente in Teatro, Bianca e Fernando andrà in scena sul sito del Carlo Felice www.carlofelicegenova.it, in data da definirsi a breve.