Onement V di Barnett Newman torna sul mercato con una stima di 30-40 milioni $. Da Christie’s il 10 Luglio, asta ONE
Dipinto da Newman nel 1952, “Onement V” è stato venduto in asta da Christie’s nel 2012 per $ 22,4 milioni, superando la sua stima pre-asta di $ 10-15 milioni. Ora la sua quotazione è raddoppiata.
Come è nata la serie Onement
Sarà offerto nella vendita ONE di New York il 10 luglio. “Onement V” è un dipinto della serie rivoluzionaria di Barnett Newman che ha segnato il momento di svolta nella carriera e nella poetica dell’artista.
Tra il 1939 e il 1940, smette di dipingere e distrugge tutte le sue opere. Non ricomincia a dipingere fino al 1944, quando ormai è tormentato da una domanda esistenziale: “Mentre Hitler devasta l’Europa, noi artisti possiamo esprimerci con una bella ragazza distesa nuda su un divano? Il problema in quegli anni era: cosa può fare un pittore?”
La risposta è arrivata quattro anni dopo, nel 1948, con una tela di un colore piatto interrotto da una sottile striscia verticale, ora esposta al MoMa di New York. Questo, ha spiegato l’artista, non è una rappresentazione di qualcosa, ma un’entità in sé. Barnett Newman ha chiamato questo suo primo esperimento “Onement I” dichiarando: “è l’inizio della mia vita attuale”.
E’ un’opera di rottura che influenzerà gli anni di maggior produttività dell’artista. Sempre nel 1948 pubblica il saggio The Sublime Is Now, nel quale propone un’arte nuova non soggetta all’influenza europea. Newman si interessa soprattutto alle qualità dei materiali che impiega e inizia a usare una nuova pittura acrilica (Magna), che unisce olio e tempera, e offre grande plasticità e profondità una volta applicata sulla tela.
Oggi, le sei opere che compongono la serie “Onement” sono considerate i dipinti rivoluzionari dell’artista e sono le prime opere in cui usa il suo marchio “zip”, una linea verticale che attraversa il centro della tela. Il nome “Onement” è una derivazione arcaica della parola “espiazione”.
Chi è Barnett Newman
Nato a New York nel 1905, era figlio di immigrati ebrei polacchi. Ha studiato pittura all’Art Students League, dove diventa amico di Adolph Gottlieb (1903–1974). La sua prima mostra personale alla Betty Parsons Gallery si tiene nel 1950, quando aveva 45 anni e non viene accolta con successo. Otto anni più tardi il Museum of Modern Art di New York lo include nella mostra “The New American Painting”, che viene esposta anche in Europa.
Newman apparteneva a una generazione di pittori, tra cui Mark Rothko, Jackson Pollock, Gottlieb e Clyfford Still, che avevano assistito ai momenti più bui del XX secolo. Credeva ferventemente che gli artisti americani potessero iniziare da zero e dipingere come se la pittura non fosse mai esistita prima.
Nel 1962 una mostra alla Allan Stone Gallery, New York, celebra Newman e Willem de Kooning come i fondatori della nuova pittura americana. Nel 1964 si reca per la prima volta in Europa, visitando l’Inghilterra, la Svizzera, la Germania e la Francia. L’anno seguente è l’artista principale della mostra che rappresenta gli Stati Uniti alla Biennale di San Paolo.
Nel 1966 il Museo Solomon R. Guggenheim presenta la mostra “Barnett Newman. The Stations of the Cross: Lema Sabachthani”. Newman muore il 4 luglio 1970 a New York. L’opera in asta da Christie’s è una delle uniche due della serie storica ancora in mani private: le altre quattro sono conservate in collezioni museali.
Il mercato di Barnett Newman
Onement V è attualmente il terzo risultato d’asta per l’artista. Al primo posto “Black Fire I” del 1961 che è stato venduto per 84.165.000 $ da Christie’s a New York nel 2014. Al secondo posto un altro esempio della serie Onement: il numero VI che è stato battuto a nel 2013 da Sotheby’s a New York per 43.845.000 $. Sembra che questo lavoro sia stato acquistato dalla nostra connazionale, grande collezionista d’arte, Miuccia Prada.