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Dall’immenso cielo di Richter al Bellotto restituito, passando per Frans Hals fino a Léger: l’asta cross-category di Sotheby’s

Gerhard Richter B. 1932 WOLKEN (FENSTER) (CLOUDS (WINDOW)) i., ii., iii., signed with the artist’s initial and numbered 266 on the reverse iv. signed, dated 1970 and numbered 266 on the reverse oil on canvas, in four parts Each: 200 by 100 cm. 78 3/4 by 39 3/8 in. Overall: 200 by 400 cm. 157 3/8 by 78 3/4 in. In asta da Sotheby’s a Londra il 28 luglio Estimate 9,000,000 — 12,000,000 GBP
Sotheby's
Gerhard Richter B. 1932
WOLKEN (FENSTER) (CLOUDS (WINDOW))
oil on canvas, in four parts  Overall: 200 by 400 cm. 
Estimate 9,000,000 — 12,000,000 GBP

Dall’immenso cielo di Richter a una veduta di Dresda di Bellotto restituita agli eredi, passando per un Frans Hals brillantemente restaurato fino a una collezione di opere dell’avanguardia europea: l’asta cross-category di Sotheby’s

Sotheby’s ha in serbo un’asta serale “cross-category” per il 28 luglio. Già dal titolo, “Rembrandt to Richter”, appare chiaro cosa aspettarsi. Incrociare le categorie sta diventando una strategia sempre più imprescindibile per le case d’aste in questo momento storico.

Da Rembrandt, “il primo pittore moderno”, a Richter l’asta copre oltre 500 anni di storia dell’arte, riunendo gli antichi maestri con artisti del XIX secolo, impressionisti, moderni e contemporanei. Quello in catalogo è uno degli ultimi autoritratti di Rembrandt ancora in mani private. E’ stimato 12-16 milioni di sterline e sarà affiancato da “Wolken (Fenster)” di Gerhard Richter, che quota 9-12 milioni. L’opera del pittore tedesco è monumentale.

Misura quattro metri di lunghezza e rimanda al passato, dai cieli affrescati del Rinascimento alle pale d’altare delle chiese, dagli studi sulle nuvole di Constable ai paesaggi atmosferici di Turner, fino ai paesaggi romantici di Friedrich. Richter reinventa i paesaggi dei suoi predecessori, incanalando le loro opere in una nuova visione contemporanea nel tentativo di dare un posto legittimo alla pittura nell’era “post-foto”. L’opera astratta, quasi minimalista, che ne risulta non è dipinta dal vero ma da una fotografia.

Con un balzo indietro di oltre 300 anni, arriviamo al dipinto Rembrandt che risale al 1632, quando aveva appena 26 anni, lo stesso anno in cui realizza la famosa lezione di anatomia del dottor Nicolaes Tulp. Leggi qui un approfondimento. 

In catalogo vi è un altro lavoro riscoperto, un olio di Frans Hals che non si vedeva in pubblico da oltre 65 anni. Stima £ 2-3 milioni. Hals fu il principale ritrattista dell’età d’oro olandese, noto soprattutto per i suoi ritratti dei cittadini della sua città natale, Haarlem. Firmato e datato 1635, è rimasto invisibile al pubblico in una collezione privata di New York dalla sua ultima vendita nel 1953.

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Frans Hals

Otto Naumann (Sotheby’s Director of Client Development in New York) racconta: “Mi sono imbattuto in questo dipinto di Frans Hals circa un anno fa, in un appartamento di New York dove si nascondeva in bella vista da oltre mezzo secolo. La superficie era così ingiallita che non riuscivo davvero ad apprezzare il vero dipinto. Ho immaginato che la rimozione di questo strato di vernice scolorita potesse dirmi di più e per fortuna i proprietari hanno accettato il restauro. Il dipinto è stato trasformato in un raggio di luce, un vero Frans Hals: è firmato, ma la vera firma è nella pennellata”.

Tra gli altri highlight citiamo un altro caso di dipinto restaurato e venuto a nuova vita: “Portrait of a lady, three-quarter length, wearing an elaborate black dress and cloak, before a red drape and a distant landscape”, recentemente attribuito a Sir Peter Paul Rubens. Stima 2,5- 3,5 milioni. Leggi qui un approfondimento.

In asta anche un paesaggio urbano del veneziano Bernardo Bellotto, nipote di Canaletto. La veduta raffigura Dresda ed è stato dipinta nel 1758 circa. Il dipinto è stato restituito nel 2019 dal governo tedesco agli eredi di Max Emden che fu obbligato a vendere l’opera a Karl Haberstock, commerciante d’arte in Germania, che lavorò in epoca nazista per assicurarsi opere d’arte per Adolf Hitler. E’ stimato a £ 3-4 milioni.

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Bernardo Bellotto

In catalogo anche una collezione privata assemblata con dedizione per quattro decenni dal titolo “The European Avant-Garde: A Private Family Collection”. In totale la raccolta conta oltre 40 dipinti, sculture e opere su carta. Diciotto opere andranno in asta il 28. Altre ventiquattro saranno offerte nella vendita online di Impressionist & Modern Art, dal 20 al 27 luglio. La raccolta è guidata da una rara opera cubista di Fernand Léger e un intimo ritratto di Marie-Thérèse Walter di Pablo Picasso.

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Pablo Picasso

Messa insieme con passione, questa collezione privata racchiude esattamente ciò che i collezionisti desiderano: qualità e rarità. Al suo centro c’è un bellissimo ritratto del 1931 dell’amante di Picasso, Marie-Thérèse, uno sguardo intimo nei loro primi giorni insieme quando l’amore tra l’artista e la sua musa più importante era ancora un segreto per il mondo”. Helena Newman (Worldwide Head of Sotheby’s Impressionist & Modern Art Department)

La natura morta di Léger è del 1914 e stima £ 8.000.000 – 12.000.000). Non si vede in pubblico  dal 1983 e risale al periodo cubista dell’artista  in cui ha sviluppato la sua celebre serie “Contrastes de formes”, tra il 1913 e il 1914. La maggior parte di questi lavori si trova ora nei principali musei del mondo.

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Fernand Léger

Infine segnaliamo i due top lot della serata: un bellissimo olio di Joan Miró del 1927 intitolato “Painting (Woman in a Red Hat)” e un ritratto di Francis Bacon. A metà degli anni 1920 l’arte di Miró subisce una completa trasformazione. Si allontana da uno stile ampiamente naturalistico, inventa un nuovo linguaggio astratto di segni che si è poi rivelato estremamente influente sia per i suoi contemporanei che per le successive generazioni di artisti. Peinture (Femme au chapeau rouge) appartiene a questo celebre ciclo dei “dipinti dei sogni” e stima 20 – 30 milioni.

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Il lavoro di Facon Study for a Portrait of John Edwards è il secondo lavoro più costoso di arte del dopoguerra che arriva all’asta in questa stagione. Il dipinto di fine carriera raffigura John Edward reso nello stile distintivo dell’artista sospeso  tra figurazione e astrazione. L’opera non è mai stata messa all’asta e proviene da una collezione privata di Chicago. Ampiamente esposto, è stato originariamente venduto dalla Marlborough Gallery. Stima 12 – 18 milioni di sterline.

Manager di un bar di Londra, Edwards divenne il compagno di Bacon a metà degli anni ’70 e fu designato come unico erede dell’artista dopo la morte  dell’artista nel 1992. È il soggetto di circa 30 dipinti di Bacon, tra cui “Three Studies for a Portrait of John Edwards” (1984), venduto per $ 80,8 milioni a Christie’s New York nel maggio 2014

 

www.sothebys.com

 

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