Il Centre Pompidou di Parigi potrebbe chiudere totalmente per 3 anni, oppure parzialmente per 7 anni. Ad ogni modo i lavori necessari per salvaguardare l’integrità dell’iconico edificio costruito negli anni ’70 non inizieranno prima del 2023. I lavori di ristrutturazione, per cui si stima un costo di $235 milioni, sono infatti ancora al vaglio del governo francese.
Le riparazioni sono in programma da molto tempo. Sebbene una revisione delle scale mobili esterne dell’edificio in vetro sia iniziata nel 2019 – con la previsione di completarla nel 2021 e immaginando ulteriori piani per un nuovo ingresso ampliato – il presidente del Centre Pompidou, Serge Lasvignes, ha dichiarato al quotidiano francese Le Figaro che dalla sua apertura nel 1977 non è stato effettuato alcun lavoro importante sulla struttura.
Altri fattori oltre al costo pesano notevolmente sulla decisione riguardante i lavori di ristrutturazione. Una chiusura di tre anni probabilmente comporterebbe lo spostamento delle mostre in programma spettacoli in altre location; una chiusura parziale di sette anni significherebbe che alcune mostre potrebbero aver luogo all’interno dell’edificio, ma d’altra parte implicherebbe un’oculata gestione degli spazi.
Secondo Lasvignes il Centre Pompidou, che ha riaperto a capacità ridotta a metà luglio, quest’anno ha già perso circa 23,5 milioni di dollari a causa Covid-19.
Siamo riusciti a risparmiare [9,4 milioni di dollari] principalmente rinviando i progetti. Non abbiamo cancellato nulla. Abbiamo riprogrammato il nostro programma pre-crisi
L’istituzione ha ricevuto inoltre un ulteriore e inaspettato aiuto di $ 14 milioni dal governo.
Si prevede che le delibere sul piano di chiusura richiederanno mesi. Nel frattempo sono in corso anche i piani per trasferire gran parte della collezione del Musée National d’art Moderne, per un totale di circa 120.000 oggetti, dai magazzini del Pompidou alla sua nuova sede satellite nel sud di Parigi. Il trasferimento dovrebbe concludersi verso la fine del 2025.