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Filosofia nel marmo, la personale di Giulia Marchi a Bologna

Giulia Marchi, Null, 2020. LABS Gallery Bologna, ph Carlo Favero
Giulia Marchi, Null, 2020. LABS Gallery Bologna, ph Carlo Favero

Sabato 24 ottobre 2020 presso LABS Contemporary Art di Bologna inaugurerà la personale di Giulia Marchi, La natura dello spazio logico a cura di Angela Madesani. Sarà visitabile fino al 19 dicembre.

Ricerca letteraria e approccio concettuale sono gli stilemi della ricerca espressiva di Giulia Marchi (Rimini, 1976) che nella forma dell’opera a volte prende la forma della scultura, a volte della scrittura, altre ancora della fotografia. L’artista ha studiato lettere classiche a Bologna e parallelamente ha coltivato la passione per l’arte contemporanea, dedicandosi soprattutto alla fotografia. La sua ricerca letteraria lascia tracce di narrazione anche nelle opere che non sono di immediata lettura. Ogni sua espressione artistica infatti rimanda ad accostamenti e codici da interpretare.

Il titolo della mostra La natura dello spazio logico riprende quello di uno dei lavori proposti che, a sua volta, fa riferimento all’assunto del filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein (Vienna 1889 – Cambridge 1971) “Luogo spaziale e luogo logico concordano nell’essere ambedue la possibilità di un’esistenza”. Giulia Marchi indaga il pensiero di Wittgenstein secondo cui il lavoro filosofico e progettuale siano anzitutto lavori su stessi. E lo fa attraverso un corpus di fotografie e lavori scultorei in marmo.

Giulia Marchi, Per Umbras, 2020. LABS Gallery Bologna, ph Carlo Favero

Marchi presenta in mostra quattro lastre di marmo della serie L’artefice. Su queste è inciso l’esametro virgiliano Ibant obscuri sola sub nocte per umbras nella versione errata proposta dal poeta argentino Jorge Luis Borges (Buenos Aires 1899, Ginevra 1986), che amava gli errori tanto da considerarli una prova di verità e sicuramente di umanità.

Su una quinta lastra più grande invece è incisa la scritta Null, zero in tedesco, la lingua del filosofo a cui si ispira l’intero percorso espositivo, Ludwig Wittgenstein. Una sezione della mostra, infine, è dedicata alla valenza filosofica dei labirinti. Partendo da un’indagine sui famosi labirinti di Borges, Cnosso e Dunure, Giulia Marchi invita il visitatore a riflettere sul concetto di limite, di umana debolezza, di dubbio, spaesamento e incapacità di districarsi: elementi temibili, affascinanti e presenti in ognuno di noi.

INFORMAZIONI UTILI

Labs Contemporary Art – Via Santo Stefano 38, Bologna

Orari

Martedì-venerdì: 15.30-19

Sabato: 9.30-12

Tel. +39 348 9325473 | 051 3512448

info@labsgallery.it

www.labsgallery.it

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