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Cercasi Haring disperatamente, una guida sulle tracce di Keith Haring

keith haring

keith haringCercasi Haring disperatamente, in libreria una guida alla scoperta dei luoghi che hanno reso Keith Haring un’icona della globalità

Cercasi disperatamente…” è una collana di piccole monografie d’artisti ideata e scritta da Ian Castello-Cortes (Edizioni Ippocampo) che ci porta alla scoperta di alcune figure emblematiche del mondo dell’arte e della creatività. Gli artisti scelti sono per lo più protagonisti della cultura Pop del Novecento, da David Bowie a Basquiat.
L’obiettivo di questi volumetti è quello di ricostruire la storia di questi personaggi, ormai vere e proprie icone della contemporaneità (sia per il mondo dell’arte che per quello dei mass media), ma con particolare attenzione sulla geografia delle loro carriere, ripercorrendo i luoghi dove hanno lasciato la loro impronta.

A questa collana si aggiunge ora l’uscita dedicata a Keith Haring, tra gli artisti più amati da critica e pubblico, che con le sue opere ha saputo abbattere barriere culturali e commerciali, portando l’arte all’interno dei negozi (Fiorucci a Milano) e sui muri delle città (Pisa). Il suo viaggio inizia in Pennsylvania dove nasce nel 1958, il padre è un ex marine e la madre una casalinga, con lui altre tre figli, Karen, Kay e Kristen. Il padre, vignettista a tempo perso, insegna a Keith a disegnare fin da piccolo, ma dopo un’infanzia e un’adolescenza piuttosto ordinarie nessuno avrebbe mai immaginato che l’alfabeto pittorico di Keith Haring sarebbe diventato parte di un’estetica rivoluzionaria in grado di conquistare l’Europa, il Giappone e gli Stati Uniti.

Keith Haring
Keith Haring a Berlino
elio fiorucci keith haring
Keith Haring nello store di Fiorucci a Milano, ottobre 1983

Cercasi Haring disperatamente: la prima grande tappa del viaggio artistico e umano di Keith Haring è New York, la grande metropoli ribolle di stimoli che il giovane artista raccoglie con entusiasmo e curiosità. Nella Grande Mela frequenta la scuola d’arte, vive a pieno la propria sessualità, conosce i musicisti della New Wave e frequenta le discoteche e i club più moderni. Klaus Nomi, Madonna, Basquiat, sono solo alcuni dei personaggi che Haring incontra nei locali e nelle gallerie della città.

Il successo arriva alla svelta, galleristi e collezionisti lo cercano, a 24 inaugura la sua prima personale alla quotatissima galleria di Shafrazi, New York diventa così per Keith Haring un trampolino di lancio che lo porta a Amsterdam, Kassel, Zurigo, Napoli, Tokyo, Londra.

Keith Haring all’opera, 1986
8. Keith Haring, Subway drawings
Keith Haring, Subway drawings

Tutti vogliono le sue opere, da David Bowie a Grace Jones, e il suo lavoro inizia a uscire dalle gallerie per vivere su t-shirt, sneakers, vestiti; dipinge opere site specific, su palazzi e corpi nudi, in un mix di performance e body art. Nella sua pratica artistica alto e basso si incontrano in un matromonio perfetto che mette tutti d’accordo: i collezionisti, i mercati d’arte più influenti, cantanti, attori e fan in tutto il mondo. Le sue opere vivono nelle gallerie e nei musei più importanti come sulle pagine delle riviste della controcultura. Arriva a dipingere anche un pezzo del Muro di Berlino, chiamato da organizzazione per i diritti umani con lo scopo di denunciare le violazioni commesse dalla DDR: sono presenti le TV e i giornali di tutto il mondo.

Cercasi Haring disperatamente, anche grazie alle mappe dettagliate con i luoghi significativi per la sua arte e i suoi incontri, ricostruisce questo incredibile viaggio prematuramente interrotto dalla tragica morte dell’artista. Una guida pratica e ricca di dettagli per conoscere al meglio l’artista Pop per eccellenza, colui che ha incarnato alla perfezione e in maniera istantanea lo spirito della sua contemporaneità, diventando la prima vera grande icona della globalità.

Cercasi Haring disperatamente

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