L’immagine viene da uno scatto da una performance di Cimmino e Silvestro, andata in scena lo scorso anno al Madre, mixato con dei fiori d’oro della Collezione del MANN
In breve ha riempito le bacheche dei diversi social network. E probabilmente era quello l’obbiettivo che nemmeno tanto nascostamente si prefiggeva, nelle intenzioni dei promotori. Visto che voleva lanciare un segnale a sostegno della campagna di vaccinazione del #VaccineDay. Eppure l’immagine scelta congiuntamente da Museo Madre e Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha provocato una vera e propria burrasca. Dovuta prevalentemente a superficialità, a scarsa informazione.
Molti distinguo, tutto sommato meno interessanti, sono legati ai contenuti: due uomini che si abbracciano calorosamente, calle nelle mani di uno dei due, fiori dorati sullo sfondo. E giù le speculazioni: sono amici? Fratelli? Amanti? Chissenefrega, fossero stati un uomo e una donna queste speculazioni sarebbero cadute. Un pochino più fondati sono forse i rilievi circa una certa retorica del messaggio, eccessivamente zuccheroso ed edificante. Ma molte delle obbiezioni si sono invece concentrate sulla creatività: chi è l’autore? Perché due grandi musei non si affidano ad artisti, magari capaci di ideare un’immagine più efficace?
E qui sta l’errore. L’immagine scelta – piaccia o meno – deriva dalla collazione di opere d’arte legate ai due musei, scelte proprio per ancorare il messaggio pro vax all’identità degli stessi. Si tratta di uno scatto dalla performance “Dennis with Flowers” di Cimmino e Silvestro, andata in scena lo scorso anno al Madre, mixato con dei fiori d’oro della Collezione della Magna Grecia del MANN, provenienti da Cuma. Il progetto aderisce alla campagna di comunicazione digitale lanciata dal MiBACT “L’Italia rinasce con un fiore”. E si inserisce nel più ampio protocollo d’intesa triennale firmato da Museo Archeologico di Napoli e Museo Madre che, nel 2021, avrà come tema il Mediterraneo.