Riunendo 80 opere su carta della collezione del museo, Degree Zero: Drawing at Midcentury getta luce sul modo in cui gli artisti hanno usato il disegno per forgiare un nuovo linguaggio visivo in seguito alla seconda guerra mondiale. Il video della mostra al MoMA.
Modesto, immediato e diretto, il disegno si è dimostrato il mezzo ideale per il periodo del rinnovo e della ripresa. Imitando l’aspetto del linguaggio, appariva sotto forma di scarabocchi simili a graffiti o presi in prestito alle calligrafie tradizionali. Le sue forme geometriche provavano a comunicare idee universali, e l’accumulo di segni rifletteva il nuovo impulso della società ad ammassare.
Attraversando cinque continenti, la mostra indaga movimenti, geografie e generazioni per evidenziare le connessioni tra artisti che hanno condiviso materiali e idee comuni tra il 1948 e il 1961. Con opere di Louise Bourgeois, Yayoi Kusama, Henri Matisse, Jackson Pollock, Alfredo Volpi e molti altri – comprese nuove acquisizioni di artisti come Uche Okeke – l’esposizione del MoMA mostra come il disegno abbia offerto agli artisti l’occasione di ricominciare da capo durante il secondo dopoguerra.