A trecento anni dalla nascita, la personalità e le opere di Giovanni Battista Piranesi (1720 – 1778) sono raccontate lunedì 11 gennaio alle 21.10, nel documentario in prima tv su Rai Storia Piranesi, un illuminista inquieto.
Incisore per formazione, architetto per aspirazione, archeologo, esoterista e molto altro: il veneziano Piranesi esaltò come pochi lo splendore della romanità classica attraverso riproduzioni perfette per proporzioni e dettagli. Nel periodo dell’archeologia nascente, si contrappose a Winckelmann, il quale sosteneva la superiorità dello stile greco. E grazie al papa suo conterraneo, Clemente XIII, Piranesi ricevette la prima committenza da architetto, rivoluzionando Santa Maria del Priorato, la chiesa dei Cavalieri di Malta all’Aventino. La sua eredità è viva e presente ancora oggi: dal grande artistaEscher a scrittori come Victor Hugo, Horace Walpole e Marguerite Yourcenar, a registi come Ėjzenštejn o Christopher Nolan, in molti hanno tratto ispirazione dal lavoro e dal pensiero del sublime incisore.
Fra gli intervistati nel documentario di Massimiliano Griner e Davide Savelli,la direttrice dell’Istituto Centrale per la Grafica di Roma, Maria Cristina Misiti, organizzatrice, insieme a Giovanna Scaloni, della mostra “Piranesi. Sognare il sogno impossibile”. L’esposizione, inaugurata lo scorso 15 ottobre, fa parte delle celebrazioni per i trecento anni dalla nascita del grande artista e avrebbe dovuto concludersi il 31 gennaio 2021. Fra le altre testimonianze all’interno del documentario di Rai Storia, Barbara Jatta, direttrice dei Musei Vaticani, e Filippo Sassoli, disegnatore e illustratore delle prime guide dei monumenti nelle città, dedicate ai bambini.