L’arte cura è il progetto con cui il Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea intende mettere a disposizione i suoi spazi espositivi per supportare il piano vaccinale.
Il Castello di Rivoli, subito fuori Torino, mette a disposizione le sue ampie gallerie come centro di vaccinazione Covid-19. É il primo museo in Italia a proporre una simile iniziativa. L’istituzione sta dunque collaborando con le autorità sanitarie della città di Rivoli per riuscire a garantire il proprio sostegno alla campagna vaccinale contro il virus, che ad oggi in Italia ha contagiato 2,3 milioni persone – più di 80.000 i decessi.
I funzionari del Castello di Rivoli, che occupa il palazzo reale dei Savoia, hanno pensato di offrire la loro galleria del terzo piano dopo aver realizzato che lo spazio – grande quasi 10.000 mq – era l’ideale per lo scopo: sala d’attesa per garantire distanziamento sociale, cabine per i vaccini e un’area di monitoraggio post-vaccinazione. L’istituto è inoltre climatizzato e dotato di termo scanner per determinare se chi entra ha la febbre. Le guardie del museo saranno disponibili per guidare in sicurezza i visitatori dentro e fuori l’edificio.
Inoltre, attualmente, nella galleria del terzo piano è ospitata la mostra wall painting, che espone una serie di murales dell’artista svizzera contemporanea Claudia Comte. I visitatori potranno dunque ammirarli durante il processo di vaccinazione.
“L’arte”, dichiara Carolyn Christov-Bakargiev, direttore del Castello di Rivoli, “ha sempre contribuito alla cura della società. Non è un caso che alcuni dei primi musei al mondo fossero precedentemente degli ospedali. Vorremmo adesso restituire il favore, per così dire, mettendo a disposizione le sale del Castello di Rivoli per il piano di vaccinazione nazionale. Il nostro museo, ospitato in un edificio barocco, è ben attrezzato per questo scopo. I nostri spazi sono abbastanza ampi da ospitare un centro per le vaccinazioni sicuro, in cui si possono rispettare le distanze di sicurezza; i nostri custodi sono accoglienti e ben addestrati nel monitorare il pubblico. Ma soprattutto si tratta di un impegno, condiviso anche da altri musei pubblici, a creare un luogo accessibile e al servizio della comunità. Sebbene le nostre mostre siano attualmente chiuse al pubblico, i nostri edifici possono continuare a servire a questo scopo e ad adempiere alla nostra missione. L’arte è cura”.
Il progetto, nominato L’arte cura e proposto dal Castello di Rivoli in collaborazione con la Città di Rivoli e con l’ASL Torino 3, è in sinergia con la campagna Cultura Italiae per la riapertura di musei, teatri e luoghi della cultura come presidi per la tutela della salute dei cittadini.