Il Commissario Ricciardi, la nuova fiction di Rai1 tratta dai romanzi di Maurizio de Giovanni, ha avuto un esordio record: con quasi sei milioni di spettatori ed uno share del 24.1 per cento, lo scorso lunedì 25 gennaio, Ricciardi si candida al ruolo di nuovo Montalbano della prima serata Rai. In questo caso, la coincidenza fra risposta del pubblico e qualità del prodotto si è realizzata:Il Commissario Ricciardi è interpretata da bravi attori, fra i quali Lino Guanciale nei panni del protagonista, e girata da un ottimo regista cinematografico, Alessandro D’Alatri. Inoltre, la serie si caratterizza per la minuziosa ricerca delle ambientazioni, degli abiti, delle acconciature e delle atmosfere di Napoli negli anni Trenta. Di grande impatto è anche la ricostruzione visiva dell’immaginario di De Giovanni. Il Commissario Ricciardi(come capita anche nelMontalbano di Camilleri) è un personaggio a tutto tondo, con le sue manie, una malinconia di fondo e una misteriosa vita privata. E soprattutto ha qualcosa di insolito nelle più recenti collane di noir: Ricciardi vede i morti ammazzati ripetergli l’ultima frase che hanno pronunciato o pensato prima di morire, aiutandolo, così, nella risoluzione dei casi. Questo escamotage letterario è reso in modo coinvolgente da D’Alatri; attraverso la fotografia e gli effetti speciali di ultima generazione, il film ci proietta in un mondo onirico ben inserito nell’atmosfera dell’Italia fascista, un paese che i nostri nonni e bisnonni ci hanno raccontato e che fa parte del nostro immaginario. Per Maurizio De Giovanni si tratta della terza fiction Rai tratta dai suoi romanzi, dopo I Bastardi di Pizzofalcone (la terza serie andrà in onda nel 2021) e Mina Settembre (che viene trasmessa in queste settimane, la domenica in prima serata su Rai1).
Tante le location artistiche e architettonichedove è stata girata la serie del Commissario Ricciardi(in era pre-Covid) a Napoli: Piazza del Plebiscito, lo storico Caffè Gambrinus, il Teatro San Carlo, la Riviera di Chiaia, il Complesso monumentale dell’Annunziata e, nei dintorni, la Reggia di Portici, Capua eCastelvolturno(Caserta), il centro medioevale di Nocera Inferiore (Salerno) fino in Puglia,nella città vecchia di Taranto. Mentre parte degli interni è stata ricostruita nell’ex base Nato di Bagnoli (Napoli).
Dopo la prima puntata, intitolata “Il senso del dolore”, la seconda, “La condanna del sangue”,in onda lunedì 1 febbraio alle 21.30 su Rai1, racconta l’indagine sulla morte di Carmela, una cartomante-usuraia del Rione Sanità, e l’incontro di Ricciardi con Enrica, la ragazza che il commissario ama silenziosamente sbirciandola, ricambiato, dalla finestra. Fra gli interpreti della fiction, oltre a Guanciale,Antonio Milo, Enrico Ianniello, Serena Iansiti, Maria Vera Ratti, Mario Pirrello, Fabrizia Sacchi, Nunzia Schiano, Adriano Falivene, Marco Palvetti, Peppe Servillo. La sigla della serie in sei puntate, prodotta da Rai Fiction e Clemart, è “Maggio se ne va” di Pino Daniele.