Sotheby’s in partnership con Bulgari per la Old master Week: è il futuro delle aste?
Già in alcune aste in live streaming dei mesi scorsi, gli esperti di Sotheby’s avevano indossato gioielli e orologi scelti appositamente per la vendita. Forse più che “indossato” sarebbe più corretto utilizzare il termine “pubblicizzato”. Chi non ricorda l’enorme collana che illuminava il collo di Brooke Lampley lo scorso luglio durante l’asta “Rembrandt to Richter“?
In quell’occasione il gioiello sarebbe andato in asta più avanti, sempre da Sotheby’s. Forse era il banco di prova per il lancio della prima vera e propria sponsorizzazione di un’asta? Che è quello che è avvenuto settimana scorsa con le serie di vendite di Old Masters di Sotheby’s a New York che sono state sponsorizzate dal marchio Bulgari. Una grande operazione di marketing, che apre strade non ancora esplorate che potrebbero portare a collaborazioni molto fruttuose.
E’ stato lo stesso auctioneer Oliver Barker ad annunciare all’inizio dell’asta che indossava un orologio di Bulgari. E gli specialisti sono stati agghindati con orecchini, collane e spille del marchio.
Sotheby’s ha annunciato qualche giorno prima della vendita questa “partnership”. Lucia Silvestri, di Bulgari, ha creato – nel 2020- una collezione di gioielli ispirata alla bellezza di Roma e alla città natale di Bulgari chiamata “Barocko”. I gioielli incarnano l’era esuberante, un periodo di audace innovazione e notevole abilità artistica. La collana ‘Rosso Caravaggio’ in platino, rubini e diamanti di Bulgari, ad esempio, è un pezzo spettacolare che rende omaggio al maestro che fu tra i primi a sperimentare il colore drammatico, la profondità, la luce e l’ombra.
Per la Collezione Barocko, Silvestri racconta come le principali ispirazioni siano state le gemme e la città di Roma, entrambe muse del marchio da oltre 130 anni: “Come suggerisce il nome della collezione, Barocko affonda le sue radici nella meraviglia del movimento artistico “Barocco” del 1600 – traendo ispirazione dai grandi artisti dell’epoca come Bernini, Caravaggio e Borromini. Durante quel periodo, l’arte barocca fu una rivoluzione dirompente, quindi abbiamo riscritto i codici estetici barocchi nello spirito contemporaneo di Bulgari, dando a Barocko uno spirito innovativo ma senza tempo”.
Chissà se le prossime aste saranno sponsorizzate da prodotti del settore lusso, come altri grandi marchi di gioielli o champagne, se non maison d’alta moda o addirittura altri settori completamente differenti.
Sarà il futuro delle vendite all’asta delle grandi major?