Dopo il Botticelli, l’offerta di Sotheby’s procede sul fronte Old Master. Un raro ritratto rinascimentale di Piero del Pollaiolo -già nella Collezione Merton- sarà in vendita nell’asta cross-category che si terrà a Londra il 25 marzo
Un raro ritratto dell’artista rinascimentale italiano Piero del Pollaiolo sarà tra gli highlight della prima Evening Sale londinese di Sotheby’s del 2021, il prossimo 25 marzo, che propone opere antiche e moderne. Il dipinto ha fatto parte della Collezione di Thomas Ralph Merton, primo scienziato a lavorare nei servizi segreti britannici.
Raffigura una giovane ragazzo dai lineamenti raffinati che si staglia contro un cielo blu. Portrait of a Youth (stima £ 4-6 milioni) – l’unico ritratto conosciuto dell’artista ancora in mani private – arriva sul mercato sulla scia della vendita record dell’opera di Sandro Botticelli, venduta per 92 milioni di dollari da Sotheby’s New York lo scorso 28 gennaio.
Sia il Botticelli che il Pollaiolo hanno fatto parte in passato della collezione di Thomas Ralph Merton (1888-1969), il primo scienziato ad essere assunto dai servizi segreti britannici e modello originale per l’agente Q dell’MI6. Fisico illustre, esperto di spettroscopia e inventore, tra i suoi successi si segnala la scoperta di una scrittura segreta usata dagli agenti tedeschi durante la guerra.
Merton è stato anche un illustre collezionista. Durante gli anni ’30 e ’40 del XX secolo ha raccolto oltre 30 capolavori di altissima qualità, principalmente opere del Rinascimento italiano e nordico. Aveva un occhio acutissimo che gli permise di costituire una collezione che comprendeva, oltre a Portrait of a Youth di Pollaiolo (uscito dalla collezione nel 1985) e a Portrait of a Young Man Holding a Roundel di Botticelli -che erano appesi come pendant nel suo studio- opere di Hans Holbein, Lucas Cranach, Bartolomeo Montagna e altri maestri italiani, tedeschi e fiamminghi, per lo più tutti operanti nel periodo 1450 – 1520. Merton ha prestato servizio in molti comitati museali britannici, tra i quali lo Scientific Advisory Board della National Gallery.
Nella Firenze rinascimentale i fratelli Piero e Antonio del Pollaiolo hanno introdotto importanti innovazioni attraverso molteplici forme d’arte, non ultima la ritrattistica, portando la loro bottega a rivaleggiare con quella di Andrea del Verrocchio per importanza e prestigio – racconta Cecilia Treves, Head of Research, Old Master Paintings di Sotheby’s- Questo affascinante ritratto a grandezza naturale è caratterizzato da una sorprendente posa quasi frontale e presenta il soggetto in un modo completamente nuovo. Squisitamente dipinto, il lavoro rappresenta una svolta cruciale nella storia della ritrattistica europea.”
Secondo alcuni studiosi i fratelli Pollaiolo (Piero e Antonio) potrebbero aver lavorato insieme al ritratto. Alfred Scharf lo pubblicò per la prima volta nel 1950 come opera di Piero del Pollaiolo, quando faceva parte della collezione di Merton. Nel catalogo di quella collezione sottolineava la sua qualità distintiva: “L’importanza di questo ritratto sta nella rappresentazione del soggetto, a viso pieno, un trattamento insolito per la ritrattistica fiorentina di questo periodo”.
Sono stati suggeriti diversi nomi per la paternità dell’immagine: da Piero della Francesca a Melozzo da Forlì, Lorenzo da Viterbo, Piero del Pollaiolo e Cosimo Rosselli. Gli studiosi hanno liquidato come non plausibili tutti tranne l’ultimo. La professoressa esperta di arte italiana alla UCL di Londra Alison Wright, rifiutando l’attribuzione a Rosselli, riassegnò l’opera a Piero nel suo libro “The Pollaiuolo Brothers”, pubblicato nel 2005, fonte fondamentale per lo studio della produzione artistica nel Quattrocento a Firenze.
Non molto tempo dopo, nel 2007, anche Edith Gabrielli nella sua monografia su Cosimo Rosselli ha rifiutato l’attribuzione a Rosselli, elencando il dipinto in una sezione di opere erroneamente attribuite a Rosselli e concordando con l’attribuzione a Piero.
Recentemente il dipinto è stato nuovamente ispezionato da Alison Wright, che mantiene pienamente la sua opinione in merito alla paternità dell’opera di Piero. Il ritratto è stato visto anche di persona di Keith Christiansen, presidente del dipartimento di Dipinti europei al Metropolitan Museum of Art, New York, che sottoscrive l’attribuzione al Pollaiolo.
Concorda sull’attribuzione a Piero anche Aldo Galli, docente presso l’Università di Trento e co-curatore della recente mostra sui fratelli Pollaiolo tenutasi nel 2014-15 presso il Museo Poldi Pezzoli a Milano, dove si trova il celebre capolavoro “Profile Portrait of a Woman”. Per quanto riguarda il ritratto che andrà in asta, secondo Galli è probabilmente di Piero del Pollaiolo.
Essendo oggi la maggior parte delle opere dei fratelli Pollaiolo appartenenti a collezioni museali italiane e internazionali, questo dipinto è una rarità sul mercato. Recentemente un solo ritratto è stato venduto da Sotheby’s nel 2012, quando fu acquistato dal Getty Museum per $ 1,4 milioni (stima: $ 300.000 – 400.000).
Portrait of a Youth sarà offerto con una stima di £ 4-6 milioni nella Evening Sale di Sotheby’s a Londra il 25 marzo. Spaziando dagli Old Masters fino al XXI secolo, la vendita includerà anche importanti opere di David Hockney, Edvard Munch, Arshile Gorky e Wassily Kandinsky.