Print Friendly and PDF

La Madonna Sistina rivive a Piacenza: in mostra la storia del capolavoro di Raffaello

Raffaello Sanzio, Madonna Sistina (dettaglio) Raffaello Sanzio, Madonna Sistina (dettaglio)
Raffaello Sanzio, Madonna Sistina
Raffaello Sanzio, Madonna Sistina

La Madonna Sistina, capolavoro di Raffaello Sanzio, rivive nel luogo che per primo l’ha ospitata: la chiesa del monastero di San Sisto a Piacenza. Dal 24 aprile al 31 ottobre l’opera ritorna a casa grazie alla realtà aumentata che, supportata dall’importante ricostruzione documentaristica, racconterà la nascita e le vicende di cui il dipinto è stato protagonista.

La scena è incorniciata da un ampio drappo verde. Al suo interno Maria discende dal manto nuvoloso, composto da svariate teste di cherubini. Al suo fianco i santi papa Sisto II e Barbara accompagnano il suo teatrale arrivo, reso glorioso dal bambino che stringe fra le braccia. La bellezza senza tempo è da rintracciare nell’essenzialità della composizione, nell’armonia cromatica e nella pulizia delle forme; la modernità è invece da scovare nella semplicità nelle vesti e soprattutto nello sguardo di Maria, direttamente rivolto verso i fedeli. Anche i santi sembrano, con i loro gesti, lasciare intendere che un folla di fedeli è pronta ad accogliere il nascituro e la sua rivelazione. Sul limite inferiore, infine, come appoggiati a un parapetto, ecco due angioletti pensierosi, tra le icone più popolari mai realizzare da Raffaello Sanzio.

Questa è la descrizione della Madonna Sistina, uno dei capolavori del pittore rinascimentale. Il celebre dipinto, conservato nella galleria reale dei dipinti di Dresda, farà idealmente ritorno nel luogo per cui fu ideato e realizzato: la chiesa del monastero di San Sisto a Piacenza. Un’occasione per porre l’attenzione sul celebre complesso religioso, luogo ricco di storia e spiritualità. Sorto nel IX secolo, la costruzione ha subito diversi interventi di ristrutturazione nel corso del tempo. L’ultimo ha permesso l’apertura del cosiddetto “appartamento dell’abate”, mai visibile al pubblico prima d’ora. Ora la mostra – in programma dal 24 aprile al 31 ottobre 2021 – rievoca tutte le vicende che il monastero ha vissuto, per decenni al centro della contrapposizione tra potere religioso (incarnato dal vescovato piacentino) e il potere politico (rappresentato dal monastero) che hanno segnato lo sviluppo di Piacenza.

 Piacenza, Chiesa di San Sisto, copia della Madonna Sistina di Raffaello nella cornice lignea settecentesca

Piacenza, Chiesa di San Sisto, copia della Madonna Sistina di Raffaello nella cornice lignea settecentesca

Dal vestibolo – dove sono ricostruiti i ritratti virtuali di quattro figure di rilievo che influenzarono la vita del monastero (la fondatrice Angilberga; Gandulfus, l’abate che resse il monastero dal 1180; l’architetto piacentino Alessio Tramello, che tra il 1499 e il 1511 eresse la nuova chiesa e il grande chiostro; l’imperatrice Margherita d’Austria, che qui volle essere sepolta – alla biblioteca monastica, dalla chiesa, ricca di patrimonio artistico, fino alla cripta.

Qui viene ricostruita l’avventurosa vicenda della Madonna Sistina. La sua esperienza piacentina, iniziata nel 1512 con la committenza di papa Giulio II per onorare la memoria dello zio, papa Sisto IV della Rovere, durò 240 anni, fino al 1754, quando, per ripianare gli ingenti debiti che il monastero aveva contratto, fu ceduta ad Augusto III di Sassonia, grande collezionista di capolavori. Nel transetto sinistro della cripta si ricostruisce quindi la trattativa e la vendita dell’opera, con i protagonisti della vicenda. Un visore VR permette inoltre di osservarla nell’originaria collocazione nel presbiterio progettato dal Tramello, ricostruito attraverso la realtà aumentata.

Piacenza, Chiesa di San Sisto, navata centrale
Piacenza, Chiesa di San Sisto, navata centrale

L’esposizione prosegue documentando attraverso copie di opere e volumi sfogliabili dal pubblico come, dopo l’arrivo a Dresda, il quadro sia divenuto meta di pellegrinaggi laici in nome di un ideale di grazia e di bellezza che attraversa, acquisendo sempre più importanza, le epoche del neoclassicismo, del romanticismo e persino del positivismo ottocentesco, fino alla filosofia e alla letteratura novecentesche.

La Madonna Sistina diventa immagine di riflessione per cristiani e di venerazione per cattolici ortodossi; immagine di studio per filosofi, poeti e letterati. La Madonna “di Dresda” sarà fonte di ispirazione per le avanguardie come testimoniano le opere di Schwitters, Dalì, Picasso, fino a Andy Warhol.

La mostra si chiude con la proiezione, nella sagrestia monumentale, del docufilm YOU. Story and glory of a masterpiece diretto da Nicola Abbatangelo e sceneggiato da Giovanni Maddalena. Si tratta della ricostruzione di tutte le peregrinazioni dell’opera di Raffaello calandole all’interno della vicenda personale di Brandon, un fotografo americano a cui viene chiesto lo scatto perfetto della Madonna, cercando il quale metterà profondamente in discussione se stesso.

Raffaello Sanzio, Madonna Sistina (dettaglio)
Raffaello Sanzio, Madonna Sistina (dettaglio)

Informazioni

Orari
da lunedì a venerdì, apertura su prenotazione per gruppi di minimo 10 persone

venerdì 15.00-20.00
sabato 10.00-20.00
domenica 12.00-20.00

La biglietteria chiude un’ora e mezza prima della chiusura
Per gruppi maggiori a 15 persone è possibile fare richiesta di accesso al di fuori degli orari indicati.
Per eventuali aggiornamenti dell’orario, consultare il sito www.piacenzapace.it

Biglietti

Mostra
Intero: €10,00; ridotto: €8,00; scuole: €5,00

Film YOU (durata 50 minuti, dialoghi in inglese sottotitolato in italiano)
Biglietto unico: €5,00; scuole: €2,00

Informazioni e prenotazioni:

349 8078276 | 349 5169093 | sistinapiacenza2020@gmail.com

Commenta con Facebook