Su Arte in italiano, una serie di mini-excursus sulla storia dell’arte offre, di volta in volta, una reinterpretazione in chiave sensuale di alcuni capolavori arcinoti, di cui tutti conosciamo l’interpretazione più accreditata. Si parte con l’Olympia di Manet.
“Olympia è una Venere classica in salsa ottocentesca che ha fatto scandalo perché il pittore l’ha raffigurata come una prostituta in attesa di un cliente. Aspettate: qualcosa ci sfugge”. A parlare è l’attrice e professoressa di storia dell’arte Hortense Belhôt, che getta nuova luce sull’opera-scandalo dipinta da Édouard Manet nel 1863, e conservata presso il Musée d’Orsay di Parigi.
La web-serie Si prega di non toccare, disponibile su Arte in italiano, propone infatti una rilettura sensuale e sovversiva di alcuni capolavori della storia dell’arte. A fare da fil rouge, il tema della sessualità, spesso introdotto (in maniera consapevole o meno) da un’opera: a dimostrazione che temi come il femminismo, la masturbazione e la sessualità non sono certo nuovi – legarli a storie antiche permette una riflessione più ampia.