É lunga, lunghissima la lista di opere che compongono il catalogo di Arte Moderna e Contemporanea del Ponte Casa d’Aste. L’appuntamento, suddiviso tra il 25 e 26 maggio 2021, si configura come un intenso viaggio nel Novecento, forse il secolo più eterogeneo tra i secoli che la storia dell’arte ci ha restituito. Per questo ogni occasione di indagarne (e in questo caso acquistarne) le sfumature è particolarmente attesa dai bidder e dagli appassionati, che di certo non si faranno sfuggire l’appuntamento in questione.
Partiamo dunque dal principio, gli albori del ‘900, dove la pittura è protagonista. Tra queste una Marina di Carlo Carrà del 1931 esposta alla Biennale di Venezia del ‘32 e un olio metafisico di Mario Tozzi del 1938 (€ 15.000 – 25.000). Spicca poi una selezione di storiche Nature morte su carta di Giorgio Morandi di qualità eccezionale, provenienti da un’importante collezione privata di Torino: un acquerello del 1947 (€ 40.000 – 60.000), una matita su carta del 1946 (€ 30.000 – 40.000) e del 1945 (€ 35.000 – 45.000).
A catalogo un’appendice dalle Collezioni di Cesare e Gina Romiti, a cui la casa d’aste ha recentemente dedicato una sessione di vendita, composta di 112 opere. Tra queste due oli di Felice Casorati – Concerto del 1948 (€ 25.000 – 35.000) e Osteria romana – una grande tela di Mario Mafai del 1949 (€ 25.000 – 35.000) dalla ricca storia espositiva e che partecipò alla 25esima Biennale di Venezia del 1950, un olio di Giacomo Balla La città che avanza (€ 22.000 – 28.000) e una gouache su carta di Alexander Calder del 1971 (€ 50.000 – 60.000).
Un salto temporale ci porta negli anni dell’arte povera e concettuale. Insicuro – Noncurante del 1975-76 di Alighiero Boetti è stimata € 40.000 – 50.000; una museale installazione di Giulio Paolini Zeusi e Parrasio (€ 120.000 – 150.000), un nucleo di opere di Piero Manzoni tra cui due Achrome e una Linea (€ 60.000 – 80.000) e tre storiche opere di Irma Blank.
Particolarmente interessante il nucleo di opere riconducibili all’Informale internazionale e nazionale. Qui spicca l’opera su carta di Cy Twombly, Triumph of Galatea, del 1961 (€ 60.000 – 80.000), come anche una pregiata Combustione di Alberto Burri del 1964 (€ 35.000 – 45.000). Ma il lotto sicuramente più atteso è la gouache su carta intelata del 1956 di Sam Francis. Un capolavoro dell’artista, tale da meritare il manifesto della storica mostra del 1971 “Il cavaliere azzurro: Der Blaue Reiter” alla GAM di Torino (€ 150.000 – 200.000).
Da segnalare un luminoso reticolo di Piero Dorazio Equidistanza del 1963 con provenienza Galleria Marlborough di Roma (€ 70.000 – 80.000), un olio di grande impatto realizzato nel 1970 del fotorealista John Salt (€ 10.000 – 15.000) e un Rorschach painting degli anni ‘80 di Andy Warhol (€ 80.000 – 120.000).
E ancora Luigi Ontani – con un’opera di grandi dimensioni esposta alla mostra “1965-2001 Ganesham USA” che si tenne nel 2001 al PS1 Contemporary Art Center di New York (€ 30.000 – 40.000) – e un’opera museale di Hermann Nitsch del 2009 che fu esposta alla 55esima Biennale di Venezia (€ 40.000 – 60.000).
Infine, da evidenziare, la presenza di un importante nucleo di multipli e grafiche di artisti internazionali, in cui compaiono nomi di grandi maestri, quali: Pablo Picasso, Egon Schiele, Bridget Riley, Man Ray, Joseph Beuys, Lucio Fontana, Joan Mirò, George Braque, Pierre Soulages, Lynn Chadwick, Ellsworth Kelly, Christo.