Wannenes presenta l’asta di Arte Moderna e Contemporanea. L’incanto, programmato per il 20 maggio 2021 a Milano, è composto da 123 lotti tra i quali si distinguono le opere di Andy Warhol e Giacomo Balla.
Dopo New York, ecco Milano. Il capoluogo lombardo raccoglie il testimone dalla Grande Mela e si prepara a vivere la sua intensa settimana a tema Arte Moderna e Contemporanea. Se i palcoscenici americani rimangono inarrivabili per le cifre che muovono, la qualità delle opere proposte da Wannenes non fanno rimpiangere le fragranze d’oltreoceano.
Ed è proprio con un profumo che Wannenes, il 20 maggio, dà il via al suo incanto. Ci riferiamo alla serigrafia a colori su Lenox Museum board, Chanel. A realizzarla non può che essere stato il genio pop di Andy Warhol. L’aroma? Il N°5, ovviamente. La stima? € 75.000-95.000, la più alta della sessione. Tra i 123 lotti da esitare trova spazio un’altra opera dell’artista capace di rendere iconica una lattina di zuppa. Trattandosi di Mick Jagger, in questo caso, la fatica è stata anche minore. € 45.000-55.000 la stima per la serigrafia a colori tirata in 250 esemplari.
Tra le due un trittico di opere italiane. Bianchissima e delicatissima la Natura morta dell’intramontabile Giorgio Morandi. La stima è di € 70.000-90.000. Dalla calma al marasma con Studio per la Battaglia di Ponte dell’Armiraglio (stima € 60.000 – 80.000) di Renato Guttuso. L’atmosfera caotica e terrosa restituisce l’intensità del dramma raffigurato. In particolare l’artista ha voluto qui raccontare, mediante un parallelismo, quali erano stati ideali di lotta e di libertà che avevano guidato la Resistenza partigiana e condotto infine alla liberazione dell’Italia dal Nazifascismo. Degli innumerevoli studi preparatori il bozzetto che sarà presentato in asta è l’ultimo e il più vicino alla versione finale. Questa, presentata alla Biennale di Venezia del 1952, suscitò diverse polemiche e critiche feroci da più parti.
In seguito troviamo un ritratto figurativo, dalle sfumature divisioniste, di Giacomo Balla. Antecedente al Futurismo (1905), l’opera ritrae il mecenate da cui prende il nome: Osvaldo Pardo (stima € 45.000-55.000). Il dipinto fu commissionato a Balla insieme a quelli della moglie, da sola (Annetta Pardo, in asta alla stima di € 26.000 – 32.000) e con la figlia.
Quanta ambigua voluttuosità nella matita di Balthus, che con pochi segni tratteggia un nudo femminile dal fascino acerbo, Nue allongèe, stimato € 30.000-40.000. Ancora più controversa la stampa di Peter Beard. I’ll write whenever I can, Koobi Flora Lake Rudolf, Kenya recita il titolo. Può scrivere in qualsiasi momento, sostiene, e c’è da crederci. Il soggetto, penna in mano, continua nella sua attività nonostante le fauci di un coccodrillo lo stiano divorando. Stima € 45.000-55.000. Possiamo pensare che, idealmente, il sangue che ne scaturisce sia lo stesso che macchia un’opera Senza titolo (stima € 28.000-32.000) di Hermann Nitsch. Uno che al macabro ci ha di certo abituato.
Da segnalare un olio su masonite di Bruno Munari del 1955, intitolato Negativo-Positivo (lotto 84, stima 5.000-7.000 euro), un delicato vaso di fiori con delle sensuali Dalie bianche di Giacomo Balla degli anni ’30 (lotto 87, stima 22.000-26.000 euro).