Print Friendly and PDF

Emilio Isgrò scrittore e poeta alla Kasa dei Libri: punti di vista inediti su un grande artista

Emilio Isgrò con Ottiero Ottieri, 1974, courtesy Archivio Emilio Isgrò

A Milano la Kasa dei Libri dedica una nuova mostra all’artista Emilio Isgrò, per mettere in luce il rapporto dell’artista con la scrittura, in quanto narratore, poeta e uomo di teatro, oltre che artista. In linea con l’anima della Kasa, Le parole di Emilio Isgrò approfondisce aspetti meno noti di un artista molto amato e conosciuto, esponendo prime edizioni, libri d’artista in tirature limitate, manifesti originali delle opere teatrali, libri dedicati, materiale fotografico e corrispondenze con i maggiori esponenti della nostra letteratura, per documentare lo stretto legame di Isgrò con il mondo del libro.

Dici Emilio Isgrò e pensi subito alle iconiche “cancellature” esposte nei più prestigiosi musei d’arte contemporanea di tutto il mondo. Un gesto semplice ma quanto mai efficace: prendere un testo e passare una densa striscia di pittura sulle sue frasi, lasciando solo gli spazi bianchi e qualche parola qua e là. Proprio questo linguaggio artistico, che lo ha reso noto anche fuori dai confini nazionali, è legato a doppio filo con la parola scritta. Sì, perché Isgrò, prima ancora che artista, nasce come poeta e scrittore: niente di meglio per la Kasa dei Libri di Kerbaker, che da anni accoglie chi condivide l’amore per il libro e la parola. Galeotto è stato l’intervento di Camilla Fiorin, anima della raffinata casa editrice Colophonarte, con la quale sia Kerbaker che Isgrò hanno a più riprese collaborato. Niente di più naturale, la mostra vien da sé.

Libro d’artista, La bella addormentata nel bosco, Milano, Lucini, 1972

Non è possibile comprendere Isgrò artista concettuale, senza conoscerne l’opera letteraria. Infatti, Isgrò racconta a Kerbaker, in occasione della mostra, che davanti ai limiti delle sue ricerche letterarie, ha trovato una sponda nel visivo, da cui è nata la sua esperienza come poeta visivo, di artista concettuale, senza però perdere mai di vista la scrittura propriamente detta. Isgrò afferma: ≪Per questo non ho mai tradito la letteratura: ho in parte trasportato le istanze che avevo conosciuto nel mondo letterario nel nuovo mondo che andavo a esplorare: le arti visive, ma soprattutto la cancellatura, che non si sa bene se appartenga all’arte visiva o all’arte letteraria, visto che i letterati per scrivere devono cancellare non meno che i pittori≫.

Il risultato è una esposizione molto varia e movimentata, con contributi che spaziano dalla poesia alla narrativa fino al teatro, senza dimenticare incursioni nel mondo dell’arte. Tre sezioni (Il poeta, Il narratore, Il teatro) per un punto di vista inedito di taglio letterario, che permetterà di esplorare aspetti meno conosciuti dal pubblico, fino al 18 giugno 2021.

Manifesto originale, Trachinie – Eracle, courtesy Archivio Emilio Isgrò

Informazioni 
Kasa dei Libri
Largo De Benedetti, 4 20124 Milano
02.66989018 – mostre@lakasadeilibri.it
19 maggio – 18 giugno 2021
Dal lunedì al venerdì, ore 15-19
Ingresso gratuito su prenotazione

Commenta con Facebook